Il collettivo Novadroga a Villa Manin con Foodfaction, questo è il nuovo progetto realizzato a Dialoghi
Cibo come paradigma del nostro tempo: è FoodFaction, il nuovo progetto del collettivo Novadroga elaborato in un prima tappa di ricerca artistica per DialoghiResidenze per le arti performative a Villa Manin.
La produzione industriale di cibo e le implicazioni che ha sulla nostra vita come singoli e come comunità planetaria sono al centro di FOODFACTION, una ricerca incentrata sul tema del cibo come dimensione da cui osservare ciò che avviene nel mondo, in una rappresentazione artistica che vede interagire il video, con il teatro, la musica, il visual design.
Una dimostrazione aperta al pubblico e ad ingresso libero è in programma venerdì 3 novembre con due repliche ore 19 e ore 21 negli spazi dell’Esedra di ponente di Villa Manin per 40 spettatori a turno. Visto il numero limitato di posti la prenotazione è vivamente consigliata a residenzevillamanin@cssudine.
NOVADROGA è un collettivo artistico informale formato dall’attore e regista Paolo Fagiolo, da Andrea Gulli (computer music e electronics), il videomaker Massimo Mucchiut e Federico Petrei (videomapping e interaction designer). Fondato nel 2009 il gruppo riunisce professionisti provenienti da differenti discipline artistiche e negli anni ha sviluppato un proprio percorso volto all’innovazione del linguaggio scenico e performativo, tramite l’utilizzo di tecnologie di recente diffusione nel campo dell’immagine e della sua interazione con azioni fisiche e produzione del suono.
Questa multidisciplinarietà del collettivo si esprime in FOODFACTION che in questa sua prima fase di Residenza, intende sfruttare differenti spazi della Villa per abitarli e vestirli in una dimensione prettamente installativa e performativa, dove la parte sonora e le immagini creino e ricreino lo spazio e raccontino, integrate con azioni fisiche, contesti e concetti. Nel lavoro creativo sono introdotti e sperimentati una serie di tecnologie di modificazione dell’immagine e del suono che permettano l’interazione con i movimenti dei corpi in scena e dei corpi degli spettatori presenti.
All’innovazione NOVADROGA ha coniugato tematiche ritenute scomode come pedofilia e mass-murder, senza giudizio morale o consolazione ma piuttosto col gusto del paradosso che produce senso. Con le stesse modalità, si sono confrontati anche con classici più o meno recenti come John Lennon in Lennonsense, Dickens, in una versione “splatter” della storia di Sykes e Nancy, o come Le avventure del bravo soldato Svejk, dal capolavoro di Jaroslav Hašek.