Unesco Cities Marathon: da Cividale ad Aquileia 42 chilometri tra la storia
Il 30 marzo 2014 si terrà l’Unesco Cities Marathon, un appuntamento podistico di 42 chilometri e 195 metri lungo un percorso articolato tra Cividale, Palmanova e Aquileia.
Il prestigioso evento, ha ricevuto l’omologazione Aims-Iaaf che certifica la perfetta misurazione del tracciato.
La prossima Unesco Cities Marathon sarà caratterizzata da un’inversione del senso di marcia degli atleti rispetto all’edizione inaugurale del 2013: si partirà da Cividale del Friuli e l’arrivo ad Aquileia. Si andrà dalle colline al mare e cambieranno anche i due punti estremi del percorso. L’omologazione del nuovo tracciato, effettuata da Stefano Bassan, misuratore internazionale Aims (Association of International Marathons and Distance Races), con la collaborazione del direttore sportivo dell’Unesco Cities Marathon, Matteo Redolfi, ha sancito che la partenza della maratona sarà sul rettilineo di via Tombe Romane, a pochi passi dal centro storico di Cividale del Friuli.
Il traguardo avrà invece una cornice unica al mondo: la spettacolare Piazza Capitolo ad Aquileia. Gli atleti, non solo i maratoneti, ma anche i partecipanti alle gare più brevi (la Iulia Augusta Run, aperta anche agli appassionati di Nordic Walking, e la staffetta a coppie), dopo essere transitati accanto ai resti del Foro Romano, concluderanno il loro impegno nel cuore di Aquileia, nell’area delimitata dall’antica Basilica, dal battistero e dal campanile.
L’evento è stato definito come ‘una corsa nella storia’: gli undici Comuni che saranno attraversati collegheranno due città patrimonio dell’Unesco. Tra i momenti emozionanti il passaggio nel centro di Palmanova, città a sua volta candidata ad entrare nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Richiamo turistico a parte, l’Unesco Cities Marathon si candida sin da ora a diventare una delle più veloci maratone italiane: il percorso, oltre ad essere in leggera discesa, si presenta con poche curve e vario d’ambientazione: l’attraversamento di piccoli centri abitati si alterna infatti a frammenti di gara completamente immersi nella natura.