Tolmezzo festeggia una tappa del "Festival dello Sviluppo Sostenibile"
Il "Festival dello Sviluppo Sostenibile" fa tappa anche a Tolmezzo con la proiezione del film "La donna elettrica", un action thriller ecologista. Anche in Carnia, quindi, si accende l'attenzione sui temi dello sviluppo sostenibile e sull'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L'appuntamento
Prima del film, firmato dal regista islandese Benedikt Erlingsson, saranno brevemente illustrati i temi e le proposte del “Festival dello Sviluppo Sostenibile”, che volge al termine dopo 17 giorni di iniziative, organizzate in tutto il Paese, "per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilita? economica, sociale e ambientale". A Tolmezzo, prima e dopo la proiezione, si potrà discutere con la geografa Nadia Carestiato, esperta di "Sviluppo locale e Beni comuni". Dopo aver a lungo collaborato con l’Universita? friulana, attualmente Carestiato insegna “Agricoltura Sociale” all’Istituto Universitario Salesiano di Venezia. È, inoltre, membro del Forum regionale dell’Economia solidale e dei Beni comuni e ha curato ricerche sulle Proprietà collettive della Carnia, della Val Canale e del Medio Friuli.
La proiezione
Il film “La donna elettrica” del 2018, particolarmente apprezzato alla “Settimana della Critica” del Festival di Cannes e “Premio Lux” del Parlamento europeo, presenta l’insolita figura di una direttrice di coro, “ecoterrorista” e futura madre adottiva. La protagonista Halla, interpretata da Halldora Geirhardsdottir, conduce una lotta contro lo sfruttamento del territorio tanto appassionata, quanto ferocemente distorta dalla comunicazione ufficiale e dal sistema politico-burocratico. Munita di un sofisticato arco, la “donna elettrica” sabota impattanti elettrodotti aerei, necessari a un’industria cinese che intende installare in Islanda una fabbrica altamente inquinante ed energivora.