Al Giovanni da Udine "Che disastro di commedia" per un sabato all'insegna delle risate
Per il secondo appuntamento con "Teatro Insieme" al Giovanni da Udine andrà in scena lo spettacolo "Che disastro di commedia" con le sue gag esilaranti.
Lo spettacolo
Dopo aver ereditato un’ingente somma di denaro, una compagnia di teatro amatoriale decide di produrre un ambizioso spettacolo che ruota intorno a un misterioso omicidio, perpetrato negli anni Venti nel West End londinese. La produzione si rivela però ben presto una catastrofe e gli attori iniziano ad andare nel panico: errori, crisi isteriche, strafalcioni e momenti a dir poco imbarazzanti si susseguono a non finire, mentre c’è chi non si ricorda le battute, le scene implodono, le porte non si aprono, gli oggetti scompaiono per riapparire altrove… inizia così, fra gag irresistibili, “Che disastro di commedia”.
La commedia
La commedia è l’adattamento italiano di The play that goes wrong, un autentico “caso” teatrale dal successo planetario: scritta da Jonathan Sayer, Henry Shields e Henry Lewis per la compagnia inglese Mischief Theatre e diretta da Mark Bell, ha debuttato nel 2012 in un piccolo teatro all’interno di un pub di Londra, The Old Red Lion, con una scenografia “costruita” dagli attori stessi e non più di sessanta spettatori a volta. Il successo è stato talmente enorme che, solo due anni dopo, la commedia è passata al Duchess Theatre, dov’è tuttora in cartellone. La commedia ha ricevuto anche diversi premi: premiata nel 2015 come Miglior Commedia dell’anno agli Olivier Awards (il più importante riconoscimento teatrale inglese), nel 2016 si è aggiudicata il Premio Molière a Parigi. Tradotta e licenziata in oltre venti paesi, The play that goes wrong è sbarcata anche in Australia e negli Stati Uniti, a Broadway, dove ha vinto un Tony Award.
Al Giovanni da Udine sul palco ci saranno Marco Zordan, Igor Petrotto, Luca Basile, Yaser Mohamed, Alessandro Marverti, Viviana Colais, Stefania Autuorie Valerio Di Benedetto. Scene di Nigel Hook riprese da Giulia De Mari, costumi di Roberto Surace ripresi da Francesca Brunori, musiche Rob Falconer, disegno luci Marco Palmieri.