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Se Trieste va verso la città metropolitana, cosa fa il Friuli?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Venerdì 8 marzo, alle ore 17.00, presso la Sala Valduga della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, in piazza Venerio 8 a Udine, l’Associazione Friuli-Europa (AFE) organizza il convegno pubblico dal titolo “A che gioco giochiamo? Se Trieste va verso la città metropolitana, cosa fa il Friuli? E cosa diventa la regione Fvg?”. Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali e la relazione introduttiva di Giorgio Cavallo di AFE, un confronto, introdotto e coordinato dall’On. Giorgio Santuz, tra Sergio Bolzonello, Capogruppo PD in Consiglio regionale, Mauro Bordin, Capogruppo Lega Salvini in Consiglio regionale, Roberto Felcaro, Sindaco di Cormons, Pietro Fontanini, Sindaco di Udine, Francesco Russo Vicepresidente Consiglio regionale, Ferruccio Saro, Segretario di “Progetto FVG” e Piero Mauro Zanin, Presidente del Consiglio regionale. Le conclusioni saranno tratte da Sandro Fabbro, vicepresidente di AFE. Il tema del convegno è incentrato sulla riforma degli Enti Locali attualmente in discussione. Per l’AFE, parlare di Provincie regionali e/o di Città/Aree Metropolitane significa innanzitutto domandarsi cosa diventerà la Regione, con le sue competenze, con gli accordi-patti “scritti e non scritti” che hanno governato fino a ieri le relazioni con e tra i diversi territori che la compongono. La Regione FVG, infatti, non se la passa molto bene, non solo finanziariamente, ma anche nel praticare spazi di operatività e di autonomia che diventano sempre più incerti. Se è così, la domanda di fondo è: basterà pensare di introdurre un nuovo ente intermedio, tra Comune e Regione, per risolvere, in maniera indolore, una crisi regionale che appare sempre più seria e strutturale? L’AFE denuncia da tempo una crescente conflittualità tra le diverse realtà della regione ed è impegnata a cercare vie per ricomporle in una visione strategica unitaria. Il futuro della Regione dipenderà, quindi, dalla capacità del sistema politico e istituzionale regionale di misurarsi con una idea precisa della sua missione futura e da una soluzione, equilibrata e cooperativa, tra le diverse componenti territoriali, alle conflittualità in corso. Ma è possibile, si domanda ancora AFE, tale ricomposizione? Il confronto politico, tra consiglieri regionali, sindaci e capi partito che si terrà nel corso del convegno, ha lo scopo di far emergere elementi che permettano di passare dalla cronaca quotidiana alla valutazione dei giochi in atto e degli scenari che si aprono per il futuro. Un punto, in particolare, sembra dirimente: se Trieste corre verso lo status di “città (o area) metropolitana”, come garantire coesione ed equilibrio policentrico all’intera regione FVG? E il Friuli cosa deve fare per evitare l’emarginazione ma anche la trappola delle contrapposizioni egemoniche? Se si vorrà, al contempo, ristrutturare la Regione FVG e salvare l’equilibrio policentrico su cui questa si regge, l’auspicio di AFE è che i vari territori della regione siano, prima di tutto, consapevoli della situazione e poi giochino, a carte scoperte, una partita strategica tutt’altro che facile.

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