'Gamajun' a Gemona: rinviata la premiazione di Eleonora Abbagnato
Deciso lo stanziamento per borse di studio a favore degli studenti del liceo coreutico Uccellis di Udine
Il Laboratorio internazionale della Comunicazione che ha in corso a Gemona la sua 52ª edizione comunica attraverso il suo direttore Emanuela De Marchi che sono stati rinviati a data da destinarsi, “per forza di causa maggiore e che per motivi che in alcun modo dipendono dal Lab”, l’incontro con l’étoile Eleonora Abbagnato previsto nel pomeriggio di oggi lunedì 28 luglio a Gemona e la cerimonia di consegna del Premio Gamajun alla ballerina, originariamente in programma per questa sera al teatro sociale di Gemona.
L’appuntamento con Abbagnato, nome italiano che nella danza ha raggiunto fama internazionale per capacità e determinazione, era teso a dare segno tangibile della possibilità di ricostruire un “Progetto Italia” a partire dalle tante energie positive presenti nel Paese.
Perciò il Lab, pur rammaricato per il rinvio di cui non è responsabile, ha deciso di non rinunciare a dare un segno di speranza fattiva com’è nello spirito del Premio Gamajun, in 24 anni consegnato ad altrettante personalità straordinarie.
“Consegneremo al Liceo coreutico dell’Educandato statale collegio Uccellis di Udine – l’unico a Nordest, uno dei cinque in Italia e che il prossimo anno raggiungerà il traguardo dei primi diplomati - una somma affinché si trasformi in borse di studio per i giovani che lo frequentano e che si stanno preparando con passione, sacrificio e determinazione ad entrare da professionista nel mondo della danza - afferma il direttore De Marchi –. Un gruppo di questi studenti guidati dagli insegnanti, con slancio ed entusiasmo, avevano proposto di realizzare un omaggio danzato in occasione della consegna del Premio Gamajun. A loro in nostro grazie”.
Il Lab, 52 anni di vita e dal 1980 stabilmente in regione, conferma anche così il suo costante impegno per il radicamento sul territorio e per far conoscere e apprezzare l’Italia agli studiosi di italianistica che forma (quest’anno 83, provenienti da 35 Paesi del mondo, di cui 6 oriundi friulani) attraverso la realtà del Friuli Venezia Giulia.
