Il presepe di Cornino: una tradizione che si rinnova da 44 anni
È una storia che va indietro negli anni. Quarantaquattro anni, che hanno fatto del presepe di Cornino una tradizione immancabile, tra spettacolo e suggestione. Un appuntamento che nel tempo ha assunto sempre più i contorni di evento turistico di portata regionale e un esempio pionieristico in tema di presepi acquatici, nell’intero Paese. Dal 1973 i sommozzatori dell’asd Friulana Subacquei (sodalizio udinese affiliato alla Federazione Italiana Attività Subacquee), immergendosi nelle acque del lago, assicurano agli spettatori una vigilia di Natale assolutamente speciale.
Il prossimo 24 dicembre 2017 il Natale subacqueo compirà dunque 44 anni e da quella scommessa fatta nei primi anni ’70 da un gruppetto di sommozzatori, si è arrivati a costruire qualcosa di consolidato.
La Regione, attraverso l’Ente turistico regionale e quelli locali, ha patrocinato la manifestazione. Accanto al lavoro della Friulana subacquei è da evidenziare la collaborazione con il personale della Riserva naturale regionale del lago di Cornino.
Ma facciamo un passo indietro, fino ai tempi in cui nacque l’idea di realizzare il presepe. Negli anni ’70 il presepe era decisamente differente, a partire dall’orario in cui si svolgeva la manifestazione, durante il giorno e non la sera. Appena nato aveva una struttura e un’organizzazione più semplice. Allora i sommozzatori facevano emergere dal fondo del lago le statuine in gesso che andavano a formare il presepe. Poi verso i primi anni ’80 c’è stato un profondo rinnovamento: le statue sono state sostituite con dei personaggi che galleggiavano ed è stata introdotta l’illuminazione anche sul fondo del lago. La scenografia andava dunque migliorando di anno in anno, curando sempre più nel dettaglio ogni parte del presepe, dalle statuine alle luci, che acquistavano sempre maggior suggestività. Nei primi anni, tra i subacquei, c’era anche un religioso, don Duilio Corgnali che proprio in occasione dell’evento del presepe aveva creato la Preghiera del Subacqueo, poi diventata anch’essa parte tradizionale dell’evento. Di quel gruppo originario, dei “padri fondatori” del presepe, è rimasto in attività come subacqueo Ledi Vidussi. È lui che tutt’ora, insieme al presidente dell’asd Friulana Subacquei, coordina i lavori di preparazione del presepe subacqueo e che prende parte, con un ruolo centrale, all’evento del 24 dicembre.
Ora, dopo anni di esperienza, il Natale Subacqueo è diventato uno straordinario evento fatto di luci e sorprendenti suggestioni. Come accadeva un tempo, anche nelle più recenti coreografie, i sommozzatori si immergono nelle acque del lago per comporre dunque il tradizionale presepe. Al culmine della cerimonia, dalle limpide acque del lago emerge il Bambin Gesù che viene posto nella sua culla, tra la Madonna e San Giuseppe. Tutti i subacquei, intanto, accompagnano le statue galleggianti verso la culla trasportata da una stella illuminata al centro del lago, fino a completare la scenografia del presepe. Anche in occasione del 44° anniversario la coreografia e la scenografia esterna sono state ulteriormente abbellite per sorprendere, come ogni anno, gli spettatori.