A Zuglio una mostra racconta il sistema viario romano
"In viaggio verso le Alpi. Itinerari romani dell’Italia nord-orientale diretti al Norico" è il titolo della mostra allestita nelle sale del Museo Civico di Zuglio che racconta il faticoso viaggio che si doveva intraprendere da Aquileia per raggiungere le regioni a nord delle Alpi, attraverso un ricco apparato illustrativo e una scelta significativa di reperti provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Aquileia e di Cividale, dai Civici Musei di Udine e dal Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo.
L'esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 31 agosto 2014 e sta riscuotendo molto successo tra studiosi e appassionati provenienti dal Friuli, dall’area veneta e trentina nonché dalle vicine Slovenia e Austria. Il piccolo centro della Carnia a pochi chilometri da Tolmezzo si sviluppa infatti in coincidenza di Iulium Carnicum, la città romana più settentrionale d'Italia ubicata lungo il tragitto di una delle arterie di collegamento tra Aquileia e Aguntum (l’odierna Dolsach nei pressi di Lienz in Austria).
La mostra ricostruisce con precisione topografica il tragitto di questi percorsi tenendo conto dei dati derivati non solo dalle carte itinerarie, cioè le guide stradali che servivano per viaggiare nell'antichità, ma anche dalla lettura delle iscrizioni, in particolare quelle sui cippi miliari, dalla toponomastica, dall’esame della distribuzione dei siti archeologici, dalle ricognizioni sul terreno e dalla lettura delle fotografie aeree.
I reperti esposti sono stati selezionati per rendere fruibili al pubblico alcuni significativi rinvenimenti avvenuti in prossimità delle arterie. Ampia è la sezione dedicata alle necropoli aquileiesi, rappresentate anche da tombe con ricco corredo tra cui si distingue quello della "Signora degli anelli", formato da tre splendidi anelli in ambra, decorati da motivi riconducibili al dio Dioniso, alla dea Cibele e ad antiche superstizioni. I materiali illustrano importanti siti come quello di Sevegliano, cruciale snodo viario già in età repubblicana, e raccontano la straordinaria scoperta avvenuta agli inizi del Novecento a Vergnacco, frazione del comune di Reana del Rojale. Qui fu recuperato un tesoretto di monete d'argento oggi conservate presso il medagliere del Museo Archeologico Nazionale di Cividale. I 420 denari comprendono emissioni databili tra il 157 a.C. e il 2-4 d.C., con una netta incidenza di esemplari riconducibili alle monete “legionarie” di Marco Antonio (32-31 a.C.).
La mostra è visitabile il mercoledì e giovedì dalle 9,00 alle 12,00, dal venerdì alla domenica dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00.