Srebrenica e i Balcani: una mostra alla Feltrinelli di Udine
Ci sarà tempo fino a domenica 28 febbraio per vedere la mostra fotografica “Around Srebrenica. Viaggio attraverso i Balcani, 20 anni dopo”, allestita nella sala espositiva della libreria “La Feltrinelli” di via Paolo Canciani 15 a Udine a ingresso libero. L’esposizione, che doveva chiudere il 21 febbraio, è stata prorogata di una settimana, visto il grande successo di pubblico.
Sarà visitabile negli orari di apertura della libreria, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30, il sabato dalle 9.30 alle 20.00 e la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30.
Il reportage racconta il viaggio che il fotografo gemonese Alessandro Coccolo e la giornalista udinese Simonetta Di Zanutto hanno compiuto insieme all’associazione di turismo responsabile “Viaggiare i Balcani” dal 9 al 13 luglio 2015 in occasione del ventennale dell’eccidio di Srebrenica. Le trenta immagini – tutte in bianconero e scattate in analogico - accompagnate da dieci pannelli di testo non si limitano a raccontare la cerimonia dell’11 luglio che si svolge nella cittadina della Bosnia orientale, ma cerca di delineare, a vent’anni dall’accordo di Dayton, un percorso nella complessa e aggrovigliata narrazione degli eventi che ancora oggi contraddistingue la storia della guerra nei Balcani. Il tentativo è di mostrare quello che c’è intorno a Srebrenica, sia dal punto di vista geografico e metaforico, con la certezza che dai Balcani si torna sempre con più domande che risposte.
Le immagini e le parole del reportage si soffermano sulla cerimonia dell’11 luglio al memoriale di Potocari ma documentano anche le commemorazioni serbe di Petrovdan e raccontano la complessità della storia balcanica passando attraverso i villaggi di confine poco noti alle cronache ma dove si sono consumati alcuni tra i più violenti scontri etnici del conflitto. Dal lavoro degli antropologi del centro di identificazione delle persone scomparse di Tuzla la mostra riflette anche sugli scheletri della memoria presenti nei villaggi di Bratunac e Zvornik nella Bosnia orientale, senza tralasciare le terre croate di confine, su cui si staglia il memoriale di Jasenovac, testimone di un passato ancora più lontano che sembra essere rimasto inascoltato.