Maria Antonietta a Villa Manin: "Amo il Friuli, la sua sostanza e la sua schiettezza"

A distanza di cinque anni dall'ultimo album Maria Antonietta presenta il suo nuovo lavoro "La Tigre Assenza". Venerdì sera lo farà dal vivo, a Villa Manin.

Parecchia critica ti identifica come voce femminile di riferimento dell'alternative italiano e cantautrice emergente di talento. Ti piace venire etichettata così o preferisci fuggire dalle etichette?
In generale mal sopporto le etichette, non rendono mai giustizia alla realtà. Sono per lo più una questione di comodità, un modo per semplificare le cose. Ma a me piace fare fatica.

Cinque anni dall'ultimo disco, nel frattempo il mercato musicale è cambiato. C’è ancora spazio  per le canzoni e i testi raffinati?
Io credo che ci sia sempre spazio per la bellezza, qualsiasi forma essa assuma e in qualsiasi mondo esista. Le persone sono sempre persone, piene di amore, paura, rabbia e gratitudine, tutto cambia e nulla cambia. Come diceva l’ecclesiaste nulla di nuovo sotto il sole.

Come si combattono i nostri fantasmi? La musica e la scrittura sono sufficienti?
I fantasmi si combattono con l’amore dei vivi e dei presenti. L’arte aiuta ad elaborare e a raccontare, a far esistere fuori di te i tuoi fantasmi, così che li vedi bene e ti ci puoi finalmente confrontare. Ma non è sufficiente.

Cosa c’è di diverso in La Tigre Assenza rispetto ai dischi precedenti?
La produzione è differente, il sound più contemporaneo, un mix di elettronica e musica organica.

Il sogno professionale che hai ancora nel cassetto?
Sarà che sono della Vergine, e sono una che sogna poco, ed è piuttosto pragmatica, ma a dire la verità il sogno che ho sempre avuto - e che ho realizzato - è fare il lavoro che faccio e vivere della mia scrittura. Questa è stata sempre la mia più grande ambizione.

Non è la prima volta che vieni a suonare in regione e in Friuli. Che rapporti hai con questi luoghi? Cosa ti aspetti dal concerto pomeridiano nel parco di Villa Manin?
Amo il Friuli. Ama la sua radicalità, la sua schiettezza, la sua sostanza e i pochi formalismi. Ho collaborato per anni con La Tempesta, un collettivo fantastico. Villa Manin è splendida, non vedo l’ora di esserci.