L'opera d'arte racconta.... in ARTtime
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva internazionale. Venerdì 7 luglio 2023 alle ore 11:30 apre i battenti l'esposizione “L'opera d'arte racconta...”. Nella varietà ed originalità del panorama artistico contemporaneo deve necessariamente trovare posto il racconto, la comunicazione efficace in grado di veicolare messaggi e tramandare un ricordo. Con tecniche ed impostazioni differenti le sette personalità artistiche che qui presentano le loro opere proietteranno l'osservatore proprio nella dimensione narrativa, andando a raccontare personali esperienze ed intime emozioni avendo come mezzo le loro opere. Pittura e scultura da tre nazioni (Italia, Germania, Austria) si pongono in diretto dialogo col pubblico udinese, l'obiettivo primario è arricchire lo spirito e stimolare la mente mediante l'assoluta Bellezza.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 20 luglio.
Sabato 8 luglio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Marco Busoni, giuriscart, Vera Hoi, Luisa Magarò, Jeanette Nausner, Angela Policastro e Michael Scheiner.
Marco Busoni ha iniziato a realizzare dipinti in studio, progettando immagini sofisticate, visioni messe a fuoco progressivamente tra tela e fantasia in un lento processo di distillazione, il reale si mescola al fantastico per rendere palpabile la magia che vede oltre il velo della realtà. Una sfida anche tecnica è dipingere in modo credibile elementi che non possono essere catturati da alcuna macchina fotografica, le curve di una donna si trasformano così nelle forme sensuali di una sirena, uno dei suoi soggetti preferiti. Dipinge con la tradizionale tecnica dell'olio su tela, ma utilizza anche strumenti digitali per realizzare illustrazioni su commissione e per focalizzare le sue visioni, creando studi preparatori per i suoi dipinti. Sotto alle elaborazioni tecnologiche batte un cuore impressionista.
Giuseppe Rizzo Schettino (giuriscart) vive e lavora a Firenze. È laureato in Architettura e, unitamente allo svolgimento della professione, si è dedicato anche all’attività pittorica, in un percorso che gli ha consentito di seguire corsi di formazione con maestri di valenza internazionale e, quindi, di sviluppare esperienze con varie tecniche e linguaggi artistici. La continua ricerca ed il desiderio di convogliare il gesto pittorico in una sintesi espressiva profonda lo hanno portato all’uso di una mistione di pigmento e medium che la spatola distribuisce sulla superficie pittorica materica in maniera assolutamente autonoma ma non casuale. Questa miscela, dopo la stesura, si palesa in forme che ricordano reperti fossili, forme geometriche, figure fantastiche o esoteriche, mondi siderali.
Il lavoro di Vera Hoi come artista si focalizza sulla creazione di opere non solo esteticamente piacevoli, ma anche emotivamente appaganti. Suggerisce che il suo lavoro è un riflesso del suo stato interiore e che spera di condividere questo senso di pace e armonia con gli altri attraverso la sua arte. Per questa ragione le sue opere sono caratterizzate da immagini acquatiche, che secondo lei hanno un effetto rilassante e calmante sull'osservatore. L'uso dell'acqua come motivo è spesso associato a sentimenti di tranquillità e serenità, l'artista sembra sfruttare questo aspetto per creare un piacevole relax nello spettatore. L'enfasi posta sul rilassamento e sul rallentamento suggerisce che l'artista vede le sue opere come una sorta di antidoto al mondo frenetico e stressante in cui viviamo.
Terra e acqua, l'origine della vita, il percorso artistico di Luisa Magarò parte da questi elementi primordiali e dalla tecnica più antica, la modellazione, che consente un contatto diretto ed immediato con la materia e produce esiti di grande forza espressiva. Questa scelta non casuale nasce nell'adolescenza dell'artista quando le emozioni assumono quella forza dirompente e spingono all'urgenza dell'espressione. La ricerca è solo l'inizio del viaggio che accompagna tutta la sua vita; scolpendo legno, marmo e pietra il viaggio dell'artista continua, è una ricerca sempre più interiore di chi ritrova sé stessa nell'essenzialità, nella stilizzazione della forma attraverso un numero limitato di segni, densi di significato, ispirati alla scultura celtica e all'arcaismo sacro.
La pittrice Jeanette Nausner non si impegna - e non vuole farlo - in uno stile particolare. Vede la sua pittura come un'espressione del suo spirito e del suo stato d'animo attuale. Il principio costante è il cambiamento. Le sue opere sono cariche di vitalità e non escludono alcun soggetto: nudi, paesaggi e giochi di colore si alternano e si combinano continuamente. La maggior parte delle sue opere sono "variabili", cioè possono essere posizionate liberamente, su ogni lato la storia raccontata ha un senso. L'artista lascia deliberatamente che sia l'acquirente dei suoi quadri a decidere come vivere e "giocare" con le opere. Si può dunque affermare che la continuazione del processo creativo e comunicativo iniziato nel proprio atelier non è quindi mai destinata a concludersi.
Angela Policastro nasce a Torino e vive ed opera a None (TO). Diplomata al liceo artistico prosegue gli studi all'Accademia Albertina di Belle Arti diplomandosi in Scultura. Ha esposto in Italia e all'estero (Parigi, New York, Buenos Aires e Tokyo). L'artista ha vinto alcuni concorsi d'arte ed alcune sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche (Ambasciata d'Egitto a Roma, Comune di Cerreto Laziale (RM) ). Quella adottata da Angela Policastro è, da sempre, una tecnica mista: colori acrilici uniti alla sabbia ed alla colla vinilica, a cui si aggiungono, in alcune opere il caffè e carboncino. Per l'artista la sua è una tecnica in cui si fondono pittura e disegno. Il caffè lo utilizza molto spesso per per gli schizzi e il disegno, questo perchè vuole un colore più morbido e naturale possibile.
La gioia della musica e della pittura accompagna Michael Scheiner sin dall'infanzia. Per molti anni l'artista - nativo di Gmunden in Austria, trasferitosi poi in Baviera per studio e lavoro tra Bad Reichenhall e Bayerisch Gmain - ha cercato i timbri giusti suonando il pianoforte. All'inizio il disegno artistico è stato un modo per compensare questa situazione, poi è diventato la sua vera vocazione. Il lavoro sulle tele inizia spesso con uno schizzo: i colori a olio o acrilici condensano lo sviluppo del dipinto e talvolta lasciano solo frammenti del disegno originale. L'interazione tra la gestione intuitiva e riflessa delle linee, la cattura di momenti pittorici fugaci possono essere realizzate direttamente sulla carta. Fa parte della prestigiosa associazione Art BV Berchtoldvilla di Salisburgo.
La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.