L'artista Marina Abramović raccontata alla libreria Tarantola di Udine
La critica d'arte Francesca Agostinelli terrà alla libreria Tarantola di Udine un incontro dedicato all'arista serba Marina Abramovi?, fresca del grande successo della retrospettiva ospitata a palazzo Strozzi di Firenze intitolata "Balcan Baroque".
L'incontro
Francesca Agostinelli, docente e critica d'arte, è stata chiamata dall'associazione culturale udinese On Art in occasione del quarto appuntamento del ciclo "Capolavori del Contemporaneo".
L'artista
Il titolo della performance, come spiega la stessa Abramovi?, non si riferisce all’arte barocca, ma al barocchismo privo di regola e ragione che domina la mentalità di guerra. Sebbene l’artista serba fosse direttamente toccata dalla tragedia dei Balcani, non volle riferirsi in modo esclusivo alla situazione della ex Jugoslavia, perché, come disse “comunque su questo pianeta c’è sempre una guerra da qualche parte, e io volevo creare un’immagine universale, che si riferisse alla guerra in generale”. Come inno contro tutte le guerre, nacque la più impressionante performance che la storia dell’arte conosca e che vide l’artista per quattro giorni, sette ore al giorno, accovacciata su una catasta di ossa sanguinolente ripulire carcasse putrescenti. Balcan Baroque fu riconosciuta come un’opera di tale impegno e forza comunicativa da meritare il Leone d’oro e, nel discorso di accettazione del premio, così Marina Abramovi? espresse il suo credo artistico davanti al pubblico presente: “L’unica arte che mi interessa è quella in grado di cambiare l’ideologia della società”.