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Il volume 50Malignani/Architettura 1965-2015 presentato al festival della filosofia "Mimesis"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Ieri nell'aula magna dell'Istituto A. Malignani di Udine - evento inserito nel programma della terza edizione del festival della filosofia MIMESIS - è stato presentato il volume 50MALIGNANI / architettura 1965-2015. Il libro è centrato sulla preziosa testimonianza dell'architetto Emilio Mattioni che lo progettò insieme ai colleghi Roberto Panelli, Renzo Agosto ed Enzo Pascolo e ne descrive le vicende progettuali e la sua realizzazione.

«La richiesta di massima economia nei criteri di impostazione e di sviluppo del progetto era perentoria e non eludibile. Al nostro gruppo di giovani architetti, letto il bando, ciò bastò per avviare il progetto.» racconta Mattioni, cogliendo l'occasione del ricordo anche per paragonare il fare architettura pubblica ieri e oggi. Nel testo si evince quali erano i riferimenti culturali di quei giovani architetti, dalla scelta dei materiali «il mattone faccia a vista» per esempio «era il riflesso dell'interesse che vi era in noi per le opere di Alvar Aalto, l'architetto finlandese più importante in quegli anni, che aveva dimostrato con le sue opere più recenti il superamento degli esiti del razionalismo più astratto.» Aule normali, aule speciali, aule di specializzazione, laboratori, officine, aula magna, palestre e servizi sportivi: una complessità che impone la revisione del progetto una volta vinto il concorso nel 1959 ma che procurò una soddisfazione enorme, tanto più perché indicati come vincitori da una Giuria di primordine, composta oltre che dal presidente della Provincia, da una decina di componenti tra cui il preside del Malignani, il vice preside che rappresentava gli Ordini degli ingegneri e l' arch. Gino Valle, che rappresentava gli Ordini degli architetti.

La pubblicazione di 50MALIGNANI / architettura 1965-2015 è stata resa possibile dal il contributo della provincia di Udine, ente la cui divisione tecnica indisse il concorso per la sua costruzione alla fine degli anni '50. «A cinquanta e più anni dall'inaugurazione, che avvenne nel 1965» ha affermato il dirigente scolastico prof. Andrea Carletti «possiamo apprezzare come l'opera, di fronte al raddoppio dell'utenza e della popolazione scolastica, assolve ancora egregiamente il suo compito, a testimonianza che gli ideatori del complesso seppero intendere la flessibilità strutturale in modo corretto e convincente, funzionale al potenziale sviluppo dei corsi di studio.»

«Questo edificio rappresenta l'esempio di come l'Ente pubblico abbia saputo ben contemperare le varie esigenze avendo ben presente il fine ultimo: dotare la popolazione scolastica di strutture funzionali all'attività didattica e, soprattutto, spazi all'altezza di una formazione e di un livello di preparazione d'eccellenza. Questo è l'impegno dell'amministrazione provinciale di Udine in materia di edilizia scolastica, una delle nostre priorità istituzionali cui abbiamo sempre riservato un'ingente quota di risorse nonché grande attenzione in quanto è qui, nelle nostre scuole, che si coltiva il futuro del Friuli.» scrive nella prefazione il presidente della Provincia Pietro Fontanini.

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