Giornate del Fai di primavera, il programma
Quest’anno sabato 25 e domenica 26 marzo si festeggia la 25a edizione delle Giornate, un compleanno importante per una vera e propria festa rrinunciabile. Queste “nozze d’argento” con l’orgoglio e la consapevolezza condivisa di vivere nel Paese più bello del mondo, sono un traguardo di cui essere fieri, ma al tempo stesso un punto di partenza. E non è che l’inizio, perché 25 anni di successo significano la certezza che questo incontro collettivo può soltanto crescere ancora.
In Friuli Venezia Giulia il catalogo delle aperture è come sempre molto vario e ricco di proposte con 32 visite straordinarie a contributo libero in 11 località: Bicinicco (UD), Gemona del Friuli (UD), Gorizia, Moimacco (UD), Mossa (GO), Palmanova (UD), San Daniele del Friuli (UD), Sesto al Reghena (PN), Tolmezzo (UD), Trieste, Udine. Si tratta di luoghi che rappresentano vari aspetti della regione, dall’arte all’industria, dalla vita sociale al paesaggio, resi fruibili ai visitatori grazie all'impegno e alla disponibilità dei volontari delle Delegazioni, dei Gruppi FAI e dei Gruppi FAI Giovani e degli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dal FAI, dai loro professori e da esperti storici e storici dell'arte nel corso dei mesi scorsi, che faranno da guida ai partecipanti.
Le Giornate sono aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante l’evento - a chi sostiene la Fondazione con partecipazione e concretezza. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio: conviene a se stessi e fa bene all’Italia. Anche in Friuli Venezia Giulia, aperture esclusive: a Udine, la “Torre dell’Orologio” di Piazza Contarena a Udine, simbolo della città, visitabile per la prima volta (Sabato 25 e Domenica 26 marzo, ore: 10.00-18.00) e a Sesto al Reghena, il “Laboratorio sartoriale Luigi Bortolussi” (solo Domenica 26, ore 10.00 – 17.00).
In provincia di Udine le aperture si svolgeranno:
- a Bicinicco con la “Chiesa di S. Andrea Gris di Bicinicco” e a Palmanova con la “Porta Cividale e
Controporta” (a cura del Gruppo FAI di Palmanova) - a Gemona, secondo il percorso “Gemona, tra storia e memoria”, i seguenti luoghi: il “Sacello di San
Michele”, il “Lavatoio del Glemine e Fontana di Silans”, la “Civica Biblioteca Glemonense e Archivio Storico Comunale” e il “Museo della Pieve e Tesoro del Duomo”; a Tolmezzo “Palazzo Linussio” (a cura del Gruppo FAI di Gemona) - a Moimacco, secondo l’itinerario denominato “Ville e Giardini storici del Cividalese” che comprende la “Villa de Claricini Dornpacher” (a cura del Gruppo FAI di Cividale)
- a Tolmezzo, secondo l’intinerario denominato “Xenia Montis – Jacopo Linussio e il suo Palazzo”, Palazzo Linussio (solo esterni) e il Museo Carnico Gortani (a cura del Gruppo FAI di Tolmezzo)
- a San Daniele del Friuli, secondo l’intinerario denominato “Alla scoperta di San Daniele con il FAI” i seguenti luoghi: la “Chiesa di Sant’Antonio Abate”, la “Chiesa di Santa Maria della Fratta”, la “Civica Biblioteca Guarneriana”, la “Chiesa di San Daniele in Castello”, il “Campanile del Duomo di San Michele Arcangelo” (solo esterno), “Palazzo Masetti de Concina” (a cura della Delegazione FAI di Udine).
- a Udine: “Palazzo Torriani e Cappella Manin”, e i seguenti luoghi inseriti nell’itinerario “Per la città con Giovanni da Udine”: la “Casa Natale di Giovanni da Udine” (solo esterno), l’“Abitazione di Giovanni da Udine” (solo esterno), la “Fontana di Piazza San Giacomo”, “Palazzo Zingoni”, il “Porticato del Lippomano, Scalinata della Facciata Settentrionale del Castello con accesso al Salone del Parlamento e Carceri”, “Sala Ajace: Mostra Giovanni da Udine” e, la già citata “Torre dell’Orologio di piazza Contarena”, solo per i soci FAI (a cura della Delegazione FAI di Udine).
In provincia di Pordenone le aperture, a cura della Delegazione FAI di Pordenone e del Gruppo FAI Giovani di Pordenone, hanno un significato ulteriormente particolare, perché si concentrano a Sesto al Reghena, località che è stata tra le più votate in regione nell’ambito del censimento FAI “I Luoghi del Cuore”. L’itinerario, denominato “Sesto al Reghena: un tesoro nella selva”, prevede le aperture dell’Abbazia di Santa Maria in Sylvis, che ha raccolto ben 4.596 voti, pari al 72° posto assoluto a livello nazionale nel censimento, la Cancelleria (Palatium Comunis), l’Antico Borgo e la Torre Medievale, il Municipio (Palatium Abbatis), Villa Zanardini Fabris Fancello e il “Percorso Naturalistico Attraverso I Prati Burovich”. Per l’occasione Gruppo FAI Giovani di Pordenone ha realizzato inoltre un video con un drone che ha filmato gli esterni del borgo di Sesto al Reghena, ma anche l’interno dell’Abbazia, e che sarà diffuso in collaborazione con PromoTursimoFVG.
In provincia di Gorizia le visite, a cura della Delegazione FAI di Gorizia, si svolgeranno, secondo l’itinerario “L’impronta dei Codelli nel Settecento Goriziano. Le dimore e i Luoghi della Famiglia”: a Mossa verrà aperta “Villa Codelli” e a Gorizia la “Cappella dell’Esaltazione della Croce”.
In provincia di Trieste le aperture, a cura della Delegazione FAI di Trieste, si svolgeranno a Trieste, secondo l’itinerario “Trieste e la sua vocazione marittima e marinara”, che connette l’“Ex Palazzo del Lloyd Triestino, ora Palazzo della Regione” e l’“Istituto Nautico Tomaso di Savoia”.
I NUMERI IN FVG
Apprendisti Ciceroni: 568
Volontari: 118
Provincia di Udine: 400 ciceroni, 50 volontari
Provincia di Trieste: 88 Ciceroni, 28 volontari
Provincia di Pordenone: 50 ciceroni, 25 volontari
Provincia di Gorizia: 30 ciceroni, 15 volontari