"Fermarono i cieli": le canzoni del presepe napoletano di Sant'Alfonso Maria de Liguori
Il Natale che sant’Alfonso ci fa vivere con le sue “canzoncine” è il Natale di cui il nostro cuore, la nostra vita di adesso, ha sete; ma non è un qualsiasi Natale, è il Natale: in quel bambino che viene, nel freddo, che abbracciamo per farlo dormire, facciamo noi esperienza di essere abbracciati: è l’inizio della Misericordia di cui Papa Francesco ci fa celebrare l’Anno Santo, permettendo anche a noi, magari timidamente, di tentare di abbracciare chi arriva pieno di bisogno. Quel fermarsi commossi “cantando la ninna nanna a Gesù” può farci intravvedere un sentiero di bene possibile, di compagnia, di significato in cui tutto, anche la nostra aridità, può fiorire.
Nelle Tende AVSI legate al concerto, quest’anno in favore di profughi in Iraq, Siria, Libano, qui da noi, possiamo lasciarci aiutare a compiere qualche piccolo passo al di là del timore e dalla reazione per incontrare e abbracciare chi è nel bisogno, come noi siamo abbracciati nella nostra solitudine e nel nostro bisogno.
Sarà l'occasione anche di farci gli auguri per il Santo Natale