"Pop Economy live show", la crisi globale raccontata a teatro
Pop Economy è una conferenza spettacolo ideata da Alberto Pagliarino e Nadia Lambiase che racconta la crisi globale in modo semplice e puntuale attraverso gli occhi di un narratore. A fianco dei fatti economici si compone davanti al pubblico il disegno di come vivevamo un tempo, dei decenni che abbiamo attraversato tra la Milano da bere e le vacanze a Borghetto Santo Spirito, tra una girella e la caduta del muro di Berlino. E poco a poco si delineano con chiarezza i fatti storici, i personaggi, i meccanismi di un sistema insostenibile che ha impoverito molti e arricchito enormemente pochissimi. Dalla bolla dei tecnologici degli anni novanta al grande buco nero del sistema bancario americano del 2008, dai mutui subprime al tracollo della Grecia. E oltre alla grande storia finanziaria ed economica ci sono le vite di tutti: di chi in vacanza non ci va più, delle case che non ti puoi comprare, di un pianeta che si sta consumando.
Un teatro di impegno civile, a tratti leggero, comico e drammatico. Una conferenza-spettacolo pensata come vero e proprio strumento di educazione finanziaria, per riportare al centro dell’attenzione il vero scopo della finanza: indirizzare il risparmio e gli investimenti dei singoli e delle istituzioni verso le iniziative economiche migliori, capaci di coniugare efficienza economica, innovazione, rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.
«Siamo certi che il pubblico apprezzerà questo stimolo divulgativo e allo stesso tempo rigoroso per riportare al centro dell’attenzione la vera missione della finanza che, se orientata dal basso con scelte responsabili dei risparmiatori, può tornare ad essere uno strumento valido di rilancio dell’economia reale e sostenibile e così riconquistare la fiducia dei risparmiatori», spiega il presidente di Banca Etica e di Etica sgr, Ugo Biggeri
Pop Economix Live Show è un grande racconto collettivo per ritrovare il filo della nostra memoria, mettere in fila i fatti, i nomi e i meccanismi che, senza neppure che ce ne accorgessimo, hanno travolto il nostro mondo e le nostre speranze negli ultimi quindici anni. Per comprendere perché niente ci sembra più come prima e decidere finalmente di diventare i protagonisti di questa storia. Qui sta la sfida: restituire significato e spessore narrativo a parole abusate rendendo tutti, ma proprio tutti, in grado di capire e dunque di scegliere, liberamente e consapevolmente. Uno spettacolo popolare, adatto a tutti, documentato e quanto più possibile oggettivo.