A Udine la presentazione del libro 'Conoscevo un Angelo'
Giovedì 29 ottobre ore 18.00 all'Angolo della Musica Mondadori Store di Udine, Guido Mattioni presenta il suo libro “Conoscevo un Angelo” Ink Edizioni.
Fermatevi e datele ascolto. La strada inizierà a raccontarvi le storie della "sua" gente: imprevedibili e bizzarre, piene di curve e scritte sotto dettatura del caso. Come quella di Howard Johnson, figlio di piazzisti che girano l'America su una casa mobile. Lui che sulla strada è stato concepito ed è cresciuto, ha studiato e giocato, ha amato ed è invecchiato, di storie così ne conosce mille. Narrano di creature senza radici per scelta, per necessità o per amore della libertà: come Johnatan, l'angelo che spazza le vie di Woodstock lasciando dietro di sé profumo di sciroppo d'acero; oppure Abe, pescatore di granchi che conserva i ricordi in una scatola di biscotti; o ancora Candice e Marilou, estetiste lesbiche itineranti su una roulotte rosa. Ci sono anche Margie, cameriera dagli occhi bellissimi, ma velati da un segreto duro da rivelare; il carpentiere Joshua e il suo basset hound Generale Lee; o Jack e Pat, stagionati cantanti costretti ad andare in scena ogni sera con le giacche cariche di lustrini e un dramma in fondo al cuore. E altre storie ancora. Storie che Howard ama raccontare. Ascoltatelo.
Guido Mattioni è udinese per nascita, milanese d’adozione e cittadino onorario di Savannah, la località Usa dove ha ambientato Ascoltavo le maree (Ink Edizioni, 2013), romanzo d’esordio adottato dalla Georgia State University come testo nei corsi di Italiano. La versione inglese Whispering Tides ha vinto la sezione Multicultural Fiction ai Global Awards 2013 di Santa Barbara, California. Da giornalista (iniziò con Indro Montanelli) è stato inviato speciale in tutto il mondo, in particolare negli States, dove ha ambientato anche Soltanto il cielo non ha confini (Ink Edizioni, 2014), intreccio di sogni e drammi lungo il confine Usa-Messico. Conoscevo un angelo è la sua terza storia made in Usa, dedicata ai milioni di americani in perenne movimento da uno Stato all'altro.
“Mattioni è un americano che scrive in italiano, è un Hemingway che ha letto McCarthy, è un domatore di parole con leggerezza. Scrive come pochi sanno scrivere” Roberto Cotroneo