Le “cortine” medievali in Carnia e le “Regole” di Cortina d’Ampezzo
Far luce sull’origine dei borghi rurali del Friuli Venezia Giulia, cercando di definire il concetto di cortina in area friulana attraverso l’illustrazione di strutture difensive definite, appunto, “cortine” o “cente”.
Si parlerà delle “cortine” medievali in Carnia e delle “Regole” di Cortina d’Ampezzo, domani, 17 dicembre, alle 18 alla Casa della Contadinanza sul colle del Castello di Udine. A tracciare le fila di questo percorso archivistico che trova le sue origini nel VIII secolo e che ha consentito di collegare questi centri fortificati alla vicìnia, intesa come “comunità dei vicini” saranno l’archeologa Tiziana Cividini, l’architetto Fabio Piuzzi, il segretario delle Regole d'Ampezzo Stefano Lorenzi. A moderare l’incontro, organizzato dal Museo Archeologico dei Civici Musei del Comune di Udine sarà Fabio Pagano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli
“Per spiegare al sistema delle cortine – spiegano gli organizzatori dell’incontro – era inevitabile guardare alla realtà contemporanea de le “Regole d’Ampezzo”. L'istituto delle Regole, che è riconosciuto giuridicamente da leggi statali e regionali, esercita funzioni di manutenzione e salvaguardia del territorio, sia dal punto di vista silvo-pastorale, sia ambientale, attraverso assemblee di famiglie. Basti pensare, ad esempio, che la gestione del Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d'Ampezzo è affidato dal 1990 alle Regole d'Ampezzo primo caso in Italia di un parco regionale amministrato da un soggetto privato”.