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Niccolò Fabi incanta Udine con la sua malinconia

Standing Ovation per Niccolò Fabi al termine del suo live al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Dopo il concerto di questa estate al Rifugio Gilberti, il cantautore romano è tornato in Friuli per la prima data invernale del suo "Una somma di piccole cose Tour"

Continua il periodo magico di Niccolò Fabi. Dopo la vittoria del Premio Tenco e il lungo tour europeo, il cantautore romano ieri sera da Udine, è partito col tour invernale, dal Friuli, che già l'aveva accolto quest'estate nella splendida cornice del rifugio Gilberti.

Alle 9 e dieci entra con i suoi musicisti e senza dire una parola comincia il concerto, tra gli applausi del pubblico, eseguendo “Una somma di piccole cose” e di seguito “Ho perso la città” e “Facciamo finta”, rispettando la tracklist dell' ultimo album. Le canzoni dal vivo, come nel disco, godono di ampi respiri, gli arrangiamenti sono minimali ma intensi e struggenti. Stesso discorso vale per la scenografia.

Segue la splendida “Evaporare”, vecchia canzone, riproposta nei live europei e confermata in questo nuovo tour, come annunciato nella pagina fb dell'artista.

Questa prima parte del concerto si concentra sull'aspetto emotivo, sull'intesità e sulle canzoni suonate quasi in punta di piedi, arrivando al culmine delle emozioni con “Una mano sugli occhi” e “Mimosa”, brano composto 14 anni fa che Fabi esegue piano solo. Difficile non commuoversi.

La band torna sul palco e con “Una buona idea” (dal 2012 tra i brani più attesi nei suoi live) comincia la seconda parte del concerto. Adesso anche il pubblico si fa sentire, con la voce nei ritornelli e battendo le mani, a volte spontaneamente, a volte incitati da Fabi e dalla band. Non può mancare il momento dei grandi classici come “Vento d'estate” ,“Oriente” e “Lasciarsi un giorno a Roma”, brani che non possono essere esclusi dalla scaletta. I suoni non sono più minimali, viene fuori tutta la bravura della giovane band, capitanata da Alberto Bianco, talentuoso cantautore che appartiene alla sfera “indie”.

Proprio alla sua musica Niccolò Fabi concederà spazio nei bis dopo l'esecuzione piano solo di “Vince chi molla”, anche perché come dice lui stesso «questa canzone è bella, ma non posso lasciarvi con questo magone addosso». Eseguono quindi assieme un brano di Bianco chiamato «Filo d'erba». Il concerto si chiude con «Lontano da me».

Lunghi applausi e standing ovation per questo grandissimo cantautore, che quest'anno ci ha regalato un disco bellissimo e che dimostra di essere una persona sincera e semplice, un artista che si prende gli applausi in controluce, assieme ai musicisti che lo accompagnano.

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