Udine Jazz, appuntamento con Pieranunzi e Canino
Venerdì 3 luglio il festival Udin&Jazz continua la sua corsa, e apre la giornata come sempre con gli aperitivi all'Osteria alla Ghiacciaia: la giovane cantante Chiara Di Gleria è accompagnata dal chitarrista Mattia De Romano, entrambi giovani talenti scelti tra le leve del Conservatorio "Tomadini" di Udine.
Alle 18.30, a Corte Palazzo Morpurgo, dopo la consueta chiacchierata tra artisti e giornalisti musicali, è la volta di "Malkuth", affascinante progetto del quintetto omonimo composto da Filippo Orefice (sax tenore), Mirko Cisilino (tromba), Filippo Vignato (trombone), Mattia Magatelli (contrabbasso), Alessandro Mansutti (batteria).
"Malkuth” significa “regno” - spiegano gli artisti. "Il piano della realtà in cui viviamo sulla terra, quel mondo sempre cangiante in cui ridiamo, piangiamo, distruggiamo e ricostruiamo, diamo forma alla nostra vita, improvvisando o reagendo. Molte cosmogonie raccontano di una vibrazione primordiale da cui tutto è scaturito. Noi, come i pianeti, gravitiamo intorno al nostro asse ed interagiamo con altri, con il sole come centro, fonte di vita e cuore dell’organismo. Tutto interagisce con importanza ed effetto. Tutto è consciamente o inconsciamente sostanza e scambio. Ne risultano infinite possibilità". Una musica tra il fisico e l'onirico, quella di Malkuth, affidata a talenti giovani, creativi e alla ricerca di nuovi territori sonori.
A seguire un appuntamento tra i più attesi, che si preannuncia come incontro di grande classe e come esecuzione memorabile.
I Ruggenti anni Venti è il titolo dell'omaggio a George Gershwin che propongono i due grandissimi pianisti Enrico Pieranunzi e Bruno Canino (due pianoforti, rigorosamente gran coda), sul palcoscenico del Castello di Udine alle 21.30.
A Udin&Jazz dunque rivive la musica di George Gershwin in una versione del tutto speciale, proposta da due Maestri assoluti della tastiera, che per la prima volta sperimentano nuove visioni dell'autore di Porgy and Bess, appositamente arrangiate da Pieranunzi e magistralmente fatte proprie dal duo. Tra i brani in programma - quasi tutti di Gershwin - anche il "cult" An American in Paris e I got Rhythms Variations, insieme ad altre pagine di Darius Milhaud e dello stesso Pieranunzi. Un viaggio musicale che tocca latitudini, geografiche ed espressive, diverse ma ugualmente intense e coinvolgenti, eseguito con la consueta intelligenza musicale e con l'intenso lirismo che contraddistingue i due artisti, considerati massimi interpreti del pianoforte a livello internazionale.