Niccolò Ammaniti a Udine per presentare il film 'The good life'
Lo scrittore Niccolò Ammaniti, per il suo debutto dietro la macchina da presa, ha scelto gli italiani in India, e ci ha costruito attorno The Good Life. Non un romanzo, appunto, ma un documentario, che lo stesso Ammaniti presenterà al pubblico friulano sabato 18 ottobre a Cinemazero di Pordenone (appuntamento alle 21.00) e domenica 19 ottobre Visionario di Udine (appuntamento alle 20.00).
Prodotto da Erica Barbiani per Videomante, e sostenuto dal Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, The Good Life sfoglia la storia di tre buone vite. Tre italiani che si sono trasferiti in India alla ricerca di un riscatto, di un nuovo orizzonte personale, e che non torneranno più in Italia. A Roma li chiamano "rimastoni” e Ammaniti li ha intervistati per raccontare l’unica emigrazione mossa da un sogno di liberazione e non dalla fame…
Baba Shiva è arrivato a Benares negli anni Settanta, su un pulmino, scappando dalla leva. L’india lo ha accolto e gli ha insegnato che la quotidianità è più facile di quello che sembra e che la tolleranza è la regina di tutte le virtù. Eris, invece, ha attraversato l’Asia come un nomade seguendo le stagioni con cavalli, moglie e i figli. Ha trovato il posto dove finalmente fermarsi sull’Himalaya e lì, sopra un costone di erba verde, ha costruito un villaggio di pietre e legno con la determinazione di un imprenditore veneto e l’ispirazione di un sadu. Giorgio, infine, è scappato da casa a tredici anni seguendo delle voci che gli dicevano che doveva andare in India. Dopo aver attraversato due continenti è arrivato in un paesino polveroso affollato di scimmie e con una lunga iniziazione è diventato il custode del tempio.
"La produzione di The Good Life – commenta Erica Barbiani, già pilastro di The Special Need – mi ha vista agire non solo in qualità di produttrice, ma soprattutto di detective. Dopo tre mesi di ricerche realizzate dall'Italia, sono partita per l'India per incontrare quaranta possibili candidati. Zaino in spalla, telecamera in una mano e ombrello nell'altra. Il momento scelto per effettuare il casting era il peggiore: monsone e temperature asfissianti! In due mesi di viaggio, ho percorso una media di 300 km al giorno tra aerei, treni, autobus notturni e rickshaw, per setacciare una nazione che non a caso si chiama subcontinente".
Ricordiamo che le prevendite saranno attive da mercoledì 15 a Cinemazero e da giovedì 16 ottobre al Visionario.