Festival Cortomontagna: proiezione di "Mira" a Tolmezzo
Presentazione della partnership Trento Film Festival / National Geographic / Cortomontagna. Alla presenza di Cristian Sala - direttore marketing di TFF e Davide Brunetti - direttore marketing di NG. Presenta Francesca Spangaro
La serata è dedicata al film MIRA che racconta la storia di una ragazza nepalese, Mira Rai, che si è emancipata grazie allo sport e in particolare alla corsa di lunga distanza in alta montagna iventando campionessa di trail running. Nel 2017 Mira Rai è stata nominata Adventurer of the Year da National Geographic. Il film ha partecipato al Trento Film Festival 365 nel 2017 (27 aprile / 7 maggio 2017). La collaborazione tra National Geographic, Trento Film Festival 365 e Cortomontagna è nata grazie a Davide Brunetti, direttore marketing di National Geographic e a Cristian Sala, direttore marketing di Trento Film Festival 365. Leggimontagna prima e Cortomontagna poi da anni sono in contatto con Trento Film Festival per la mostra Millelibri e per i film di montagna.
Ritratto di Mira Rai di Lloyd Belcher (42’, 2016)
Cresciuta in un villaggio rurale del distretto di Bhojpur, tra le montagne del Nepal orientale, Mira Rai aveva dei sogni che andavano ben oltre le normali aspettative di una donna nepalese. “Da bambina mi dicevano continuamente di stare al mio posto, di non dire quello che pensavo e comportarmi in una certa maniera”, ha raccontato. “Potermi liberare da queste tradizioni era già un grande sogno per me”.
Prima di cinque figli, secondo la tradizione Mira aveva il compito di andare a prendere l'acqua, occuparsi dei campi e del bestiame, sbrigare le faccende di casa. A 12 anni aveva già smesso di frequentare regolarmente la scuola, e portava pesanti sacchi di riso da vendere al mercato su e giù per i sentieri ripidi, spesso a piedi nudi. Erano compiti faticosi, ma anche un allenamento straordinario per una futura trail runner.
Quando aveva 14 anni i ribelli maoisti arrivarono al suo villaggio, e Mira decise di unirsi a loro per poter guadagnare e cambiare vita. Due anni dopo tornò a casa: non aveva mai combattuto, ma addestrandosi con i ribelli era diventata bravissima nella corsa e nel karate. Certo non sapeva bene come sfruttare queste sue abilità: in Nepal lo sport professionistico non ha una tradizione radicata, tanto meno quello femminile.
Due anni fa, per caso, è finalmente arrivata la svolta. Mira stava correndo nei dintorni di Kathmandu quando è stata notata da due trail runner maschi, che l'hanno invitata a partecipare alla sua prima gara, la Kathmandu West Valley Rim, di 50 chilometri. Mira non aveva né l’attrezzatura né l’allenamento per correre su una distanza simile. Era anche l’unica donna in gara. Eppure, contro ogni previsione, è riuscita a battere tutti, compresi i due che l'avevano invitata. Era il percorso più lungo su cui avesse mai corso. Da quel momento è andata formandosi una comunità di sostenitori, che le ha dato la possibilità di gareggiare nelle competizioni internazionali di trail running.
Oggi Mira è diventata famosa nel mondo del trail running per la sua straordinaria abilità nelle corse ad alta quota. E si è data la missione di aiutare, attraverso lo sport, le donne e gli uomini del Nepal.