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Gemona: il premio Gamajun international a Carlo Petrini di Slow Food

Il Lab, Laboratorio internazionale della comunicazione, gli consegnerà il riconoscimento il 29 luglio, con un evento che coinvolgerà anche gli attori dell’agroalimentare del Friuli Venezia Giulia

Gli è stato attribuito il titolo di “eroe europeo”, il quotidiano anglosassone “The Guardian” nel 2008 lo ha inserito, unico italiano, tra le “Cinquanta persone che potrebbero salvare il mondo”. Nel frattempo, di certo, Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, rappresenta una delle vie per realizzare “L’Italia che saremo”.

È per questo che il Laboratorio internazionale della Comunicazione, che ogni anno riunisce in Friuli Venezia Giulia, a Gemona, un centinaio di giovani studiosi di italianistica provenienti da tutto il mondo, ha deciso di celebrarlo attraverso l’evento più importante del Lab, in programma dal 25 luglio al 14 agosto, cioè attribuendogli il 23° premio Gamajun International Award-premio Bruno DeMarchi. La cerimonia è in programma al Teatro sociale di Gemona per il lunedì 29 luglio alle ore 19.15.

Il Lab 2013, che avrà come motto proprio “L’Italia che saremo”, celebra “una nuova idea di gastronomia, che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali”, spiega il direttore Emanuela De Marchi, “una vera e propria rivoluzione culturale messa in atto da una forte personalità italiana che ha creato un movimento leader in tutto il mondo”.  E il Friuli Venezia Giulia, aggiunge De Marchi, “in tutto ciò ha moltissimo da dire. Non possiamo dimenticarci che il settore agroalimentare contribuisce oggi per il 15% al Pil di questa regione e che qui hanno operato antesignani del recupero dei prodotti originari di questa terra, dando avvio a un progetto di sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni”. Per questo la consegna del Gamajun a Petrini “sarà occasione per una partecipazione corale degli attori dell’enogastronomia made in Friuli”.

Nata per volontà di Petrini a Parigi il 9 dicembre 1989, l’associazione Slow Food oggi è infatti presente in 150 Paesi e conta oltre 100 mila soci tutti protesi a diffondere la cultura alimentare portatrice di piacere, identità e tradizioni e per promuovere uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e dell’ambiente. Petrini è stato anche l’ideatore di Terra Madre, la rete di oltre 2 mila comunità del cibo, che riunisce contadini, allevatori, casari, pescatori… da tutto il mondo. 

Nei venti giorni di lavoro estivo a Gemona, quest’anno il Lab continuerà un percorso avviato nelle ultime edizioni e volto “ad affrontare con i protagonisti del nostro Paese ambiti e aspetti vincenti e costruttivi di una nuova visione sul futuro”, prosegue il direttore De Marchi. Nel lavoro culturalmente significativo del Lab, che attraverso parole chiave si è allenato a individuare quali innovazioni si affaccino in Italia, il Premio Gamajun nel 2011 ha messo in rilievo “la solidarietà, la coesione e la cooperazione internazionale” come tratto costitutivo di una nuova visione di futuro, premiando la Comunità Sant’Egidio; nel 2012 il Made in Italy veicolato dalla moda come settore di eccellenza e traino dell’economia, attribuendo il riconoscimento ad Ottavio Missoni. Nel 2013 “di prospettive sul futuro dell’Italia si parlerà dunque attraverso un altro strategico settore del Made in Italy, quello enogastronomico”, sintetizza De Marchi, anticipando che le “parole chiave” di questa edizione sono “Made in Italy, food, innovazione, impresa e tecnologie sociali, social media e sport”.

Il Gamajun International Award – Premio Bruno DeMarchi è un premio che “intende confermare nell’universo della comunicazione la funzione culturale e il ruolo geopolitico mediativo del Friuli Venezia Giulia – puntualizza il direttore del Lab -, terra di frontiera e quadrivio di culture, schiuso alla composizione dell’unità culturale, morale e politica dell’Europa”. Perciò esso rappresenta il vertice degli appuntamenti anche della 51ª edizione del Laboratorio internazionale della comunicazione, progetto proposto dalla Deputazione del Lab d’intesa con l’Università Cattolica di Milano e con l’Università di Udine, con il supporto della Regione, della Provincia di Udine, del Comune di Gemona e della Fondazione Crup, main sponsor del Premio Gamajun.

“Il rinnovato sostegno che la Fondazione Crup accorda a Lab si inserisce nell’impegno dell’Ente ad investire nella crescita e nella formazione giovanile”, afferma il presidente Lionello  D’Agosini. “Il Lab è un progetto fortemente radicato nel territorio, dove ha creato una sinergia tra enti, associazioni culturali e istituzioni pubbliche, allo scopo di offrire un servizio culturale di qualità sia agli ospiti stranieri che alla Comunità friulana”. Inoltre, aggiunge il presidente, ” molti partecipanti al Lab delle scorse edizioni hanno contribuito a diffondere nelle università e negli istituti italiani all’estero, non sono la cultura italiana ma anche gli elementi cardine della Comunità friulana con cui sono entrati in contatto qui a Gemona.”
 

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