ARTtime riapre con la collettiva internazionale "Assolutamente arte"
ARTtime riapre dopo le ferie agostane e decide di farlo in grande stile con una collettiva internazionale, intensa nel ritmo e ricchissima di suggestioni e sorprese. Venerdì 25 agosto 2023 alle ore 10 apre i battenti l'esposizione “Assolutamente Arte”.
È stato scelto volutamente un titolo semplice (se non addirittura banale) per “ingannare” e incuriosire il visitatore, infatti si tratta di una rassegna decisamente complessa, generata dalla compresenza di opere splendide – pittoriche e scultoree - dalla forte carica evocativa, emozionale e semantica. L'Arte nel suo assoluto, nella sua essenza, è il frutto di una incredibile convergenza di elementi: tecniche, utilizzo del colore, linguaggi espressivi. Il tutto al servizio della comunicazione, perchè l'Arte – nella sua viva essenza – resta il più affascinante dei racconti possibili.
Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 7 settembre.
Sabato 26 agosto alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Paola Folicaldi Suh, Joanna Hamulski, Alba Marchetti, Lisa Sabbadini, Luigi Alfred Vuanello, Florian Wörrle e Federica Zanetti.
I ritratti dell'ultima produzione pittorica di Paola Folicaldi Suh sono nati nell'ambito di un idea che voleva esplorare e interpretare l’Oriente. Oriente è un termine tanto carico di fascino quanto approssimativo. L'artista presenta la propria ricerca partendo da quello che prova a conoscere e sentire, è la parte estrema, che comprende Corea, Giappone e un po’ anche la Cina (come origine del pensiero e degli stili estetici). Nella loro complessità e diversità ci sono parti lontanissime e per lei poco comprensibili in queste culture. Per realizzare le opere ha preso come modello i supporti della pittura asiatica che si srotolano e si possono appendere. L'artista ha fatto propria la struttura, ma l'ha realizzata con materiali assolutamente inusuali come l’alcantara e la stoffa da tappezzeria.
Joanna Hamulski è una pittrice e restauratrice nata a Bydgoszcz (Polonia) e cresciuta a Mannheim (Germania). Il mezzo con cui preferisce lavorare è la pittura a olio su tela. Tuttavia nella sua carriera ha sperimentato ogni mezzo, comprese le tecniche di stampa, la scultura e la ceramica. L'integrità nella professione per Joanna Hamulski è essenziale, per questo, come artista, è fondamentale per lei utilizzare materiali ecologici, cosa non facile nella pittura. Produce lei stessa la maggior parte dei materiali per dipingere, sia i colori a olio che gli acquerelli, i pastelli o i fondi. Evita totalmente pigmenti tossici, come quelli a base di cadmio o di piombo. Questo per dare l'esempio, soprattutto in un'epoca in cui la tutela dell'ambiente sta diventando sempre più importante.
Alba Marchetti dipinge ciò che sente, le proprie emozioni, i pensieri e i colori che vede nei suoi sogni, spesso molto reali. L'arte l'ha resa più forte e determinata: il dipinto lo visualizza prima nella propria mente, poi lo riporta sulla tela, come se lo copiasse, passo dopo passo. L’unico rammarico è che quando è finito non è mai esattamente come lo voleva. Dipingere per lei è cura, si butta a capofitto, senza pensare a nulla, se non al soggetto a cui sta lavorando. Per Alba Marchetti non è importante disegnare prima sulla tela, il disegno è nella sua testa, segue poi ciò che la mente le suggerisce. Quello che fa è intriso di emozioni, spesso dipinge con le mani, con i pennelli e con altre tecniche che di volta in volta le sembrano congeniali, del resto è sempre stata una persona poliedrica.
Affascinata dal disegno e dalla pittura sin da ragazzina, Lisa Sabbadini ha frequentato il Liceo Artistico di Valdagno (VI) e successivamente l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, dove lo studio della figura umana, l’ideale di bellezza e perfezione classica diventano un importante punto di partenza per lo sviluppo del proprio percorso artistico che cominciò a caratterizzarsi da un’ossessiva attenzione verso la realtà. Per l'artista il 2009 è l'anno di inizio di un nuovo corso: la figura umana e il volto femminile sono i soggetti prediletti. Le opere diventano delle introspezioni di sé stessa, uno studio intimo e personale, quasi psicologico, dove l’artista è costantemente alla ricerca di quel sottile equilibrio che lega coscienza, ragione e parte oscura che vive dentro ciascuno di noi.
Luigi Alfred Vuanello è un virtuoso della modellazione dell'argilla, un artista che nel corso dei decenni ha sperimentato praticamente tutte le tecniche di lavorazione, cottura e finitura di ceramica e terracotta. Originario di Tarcento, si è specializzato nella rappresentazione del nudo: predilige spiccatamente il nudo femminile che eterna con raffinata eleganza, lontanissimo da volgarità o allusività. Gli piace molto lavorare con ossidi e colorazioni particolari, spesso l'effetto ricercato è quello di avvicinarsi nell'aspetto al bronzo o altra lega metallica. Le figure femminili sono effigiate in pose plastiche sia naturali che impostate, ciò dimostra che l'artista padroneggia alla perfezione l'anatomia. Le sue sono delle piccole dee, figure mitologiche dall'eterna e incorruttibile bellezza.
Florian Wörrle a Stoccarda è conosciuto come “il pittore delle strisce”, questo perchè utilizzando materiali di uso quotidiano combinati con la pittura assembla immagini a strisce luccicanti che convergono verso un centro. Allo stesso tempo, altre sue opere presentate rivelano uno spettro molto più ampio. Le opere di Wörrle affascinano a prima vista per la loro matericità ad alta intensità di colore: egli incorpora lacche, lamine, schiuma da costruzione o plastica nel suo design di superficie, motivo per cui alcuni dei suoi lavori sembrano quasi sporgere dalla parete come sculture o immagini in rilievo. Il colore è una componente essenziale, il dripping acquista tridimensionalità. Per l'artista, le sue opere, sempre create in serie, sono «variazioni verso il quadro perfetto».
Nata a Verona, Federica Zanetti vive ed opera a Valgatara, frazione del comune di Marano di Valpolicella (VR). Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti a Venezia e partecipato a varie mostre e concorsi. La sua ricerca è rivolta al Bello inteso come armonia delle cose, al non perfetto, ma alla perfezione di sentire nell'insieme di un opera l'ordine. La disarmonia crea confusione e l'osservatore deve almeno partire da un punto chiave dell'opera, sta all'artista indurlo a cercarne l'esistenza. Quella di Federica Zanetti è un'arte che invita a riflettere su contenuti complessi, vincolata però da una radiosità totale e sapienza illustrativa e mentale che nel nome della bellezza alleggeriscono le angosce della vita. La sua è una pittura di tocchi di colore leggeri e delicati che paiono volteggiare.
La mostra sarà visitabile fino al 7 settembre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.