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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Centro / Largo del Pecile

Tonon (Confindustria): "Cambiare passo è una necessità"

Diversi i punti toccato dal leader degli industriali udinesi all'assemblea annuale dei Delegati: "Il freno su iniziative imprenditoriali, grandi e piccole, provocano costi economici e sociali non ripagabili"

“In presenza di una crescita che stenta a manifestarsi ed in cui anche gli obiettivi di prodotto per il 2014 dello +0,8%, a livello nazionale, e del +1,1% a livello regionale, sono oramai già rivisti al ribasso, la preoccupazione resta una costante e la prudenza sulle prospettive è d’obbligo. Cambiare passo diventa una necessità”.
 
E’ quanto ha dichiarato Matteo Tonon, presidente di Confindustria Udine, nell’aprire nel pomeriggio del 22 luglio l’Assemblea annuale dei Delegati di Confindustria Udine, riunitisi a palazzo Torriani per l’approvazione del bilancio e per la nomina dei nuovi Collegi dei Probiviri e dei Revisori dei Conti.  
 
Nel suo intervento Tonon, ha insistito affinché il percorso delle riforme possa proseguire con incisività e continuità: “Le imprese hanno bisogno di un mercato del lavoro dinamico, senza rigidità, che sostenga i processi produttivi e l’innovazione organizzativa. I posti di lavoro non si creano per decreto ma il riordino della normativa per semplificare il coacervo di norme esistenti, compresa la riforma del lavoro, riaprendo anche la discussione sull’articolo 18, diventa fondamentale per  'immettere' quelle condizioni di flessibilità che possono favorire la creazione di nuovi posti di lavoro”.
 
“Altro tema di fondo – ha aggiunto Tonon - è la semplificazione. I grandi ritardi nella realizzazione di infrastrutture strategiche così come il freno posto a iniziative imprenditoriali, grandi e piccole, provocano costi economici e sociali non ripagabili”.
 
“Riforme, tutte necessarie – ha evidenziato il numero uno degli Industriali friulani -, perché l’obiettivo di fondo resta quello di essere attrattivi e competitivi al fine di intercettare i flussi di domanda estera se consideriamo che nei prossimi anni approcceranno ai nostri mercati 800-900 milioni di nuovi consumatori. Non dimentichiamoci dunque che la crescita continuerà a provenire dall’estero e ne beneficerà la domanda interna per le ricadute in termini di occupazione e di investimenti”.
 
Il presidente di Confindustria Udine ha poi riconosciuto come il Friuli Venezia Giulia abbia imboccato la giusta direzione: “Con le istituzioni – ha ribadito Tonon - abbiamo costruito un dialogo importante e costruttivo, nell’indipendenza delle rispettive attribuzioni. La  nostra Regione ha adottato il Piano industriale da undici giorni. Oltre a questo impegno, preso e rispettato, resta il fatto che qui la centralità del manifatturiero non è un principio astratto, ma è diventato una direttrice di politica economica. Certo non bastano i programmi perché questi vanno attuati secondo criteri di efficienza ed efficacia assicurando semplificazione e tempestività degli interventi. E su questo occorre essere vigili”.
L’obiettivo è una nuova manifattura tecnologicamente avanzata, rinnovata nei processi produttivi, innovativa nelle produzioni, presente sui mercati emergenti, capace di creare valore aggiunto e di difendere e sviluppare l’occupazione. “Ma – ha precisato Tonon - quando si parla di manifattura, si comprende anche l’integrazione strutturale tra manifattura e servizi che, insieme, rappresentano il 60% del Pil della nostra Regione”.

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