Resia: la stalla sociale per 50 mucche cerca un nuovo gestore
La sindaca Anna Micelli: «Dobbiamo superare il suo non utilizzo. Il luogo e il paese si prestano per un’agricoltura di qualità legata anche al turismo»
La frazione di Stolvizza, a Resia, è in cerca di un nuovo gestore per la stalla sociale del paese, chiusa da alcuni anni ma sostanzialmente pronta per accogliere una cinquantina di capi e le connesse attività di allevamento.
La storia
Nata negli anni Ottanta dal secolo scorso, a seguito della progettualità assunta dall’allora cooperativa «ta rošina dolyna – la valle dei fiori», la stalla è stata realizzata su 900metri quadri di fabbricato e circa 5mila metri di scoperto, arrivando a gestire una cinquantina di capi. Negli anni è passata di mano e l’attuale proprietà, la società Neuero di Bolzano, l’ha messa in vendita. Situata a Stolvizza, una delle frazioni più vivaci e proattive del Comune di Resia, la stalla sociale e il suo futuro sono diventati un “pensiero” di tutta la comunità e della stessa amministrazione comunale.
«L’auspicio di tutti è che questa struttura, molto interessante dal punto di vista imprenditoriale e logistico, possa uscire da uno stato di non utilizzo – afferma la sindaca Anna Micelli -. È situata in uno straordinario contesto ambientale e in un ricco tessuto socioculturale». A Resia, si spera dunque nell’interesse di imprenditori agricoli regionali o extra regionali che qui potrebbero coniugare un’attività di qualità, diversificata e anche legata alle opportunità turistiche che l’area offre.
La Stalla sociale è costituita da diversi ambienti: la stalla per 50 lattifere; il fienile; la sala latte; la vasca liquami; lo spazio per il parco macchine; due aree per lo svezzamento; l’ufficio, il servizio e l’infermeria. In dotazione anche l’autodosatore e la pompa di calore. «La stalla è pre-allestita - conclude Micelli -, mancano alcune componentistiche, ma l’edificio è già pronto per accogliere il bestiame».
