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Scontro tra Ugl e Italpol: si passa alle vie legali

Le segreterie regionali del Friuli Venezia Giulia e Veneto di Ugl-Sicurezza Civile lamentano ritardi nelle buste paga di ottobre. Italpol rispedisce al mittente le accuse e passa alle vie legali: "Affermazioni diffamatorie. Ci sembrano create intenzionalmente"

Problemi all'istituto di vigilanza privata di via Jacopo Linussio? A porre il dubbio è una nuova nota delle segreterie regionali di Ugl - Sicurezza Civile del Friuli Venezia Giulia e Veneto - che lamenta il ritardo degli stipendi (ottobre e novembre) e il timore per la futura erogazione della doppia mensilità di dicembre. La direzione di Italpol - invece - smentisce categoricamente quanto espresso dal sindacato, anzi, rassicura che tutto si sta svolgendo nel massimo rispetto degli accordi tanto che anche la Tredicesima sarà regolarmente pagata il 20 dicembre.

I dubbi di Ugl

"Nonostante 6 ore di incontro con l’azienda, il blocco degli straordinari e lo sciopero - spiega il segretario di Ugl, Marco Giaretta, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta dalla direzione dell’istituto di vigilanza Italpol Group spa. Nel bene delle parti in causa abbiamo deciso di attendere (invano) che la direzione di Italpol potesse rivedere la sua politica circa il trattamento attuato nei confronti delle guardie giurate in organico nelle sedi del Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ufficialmente siamo entrati nelle festività natalizie - aggiunge Giaretta -, mese in cui verranno erogati stipendi e tredicesima. Visti i forti ritardi nel pagamento degli stipendi, ottobre non è stato versato a tutte le Guardie particolari giurate in quanto il privilegio è dato solo a chi è gradito alla direzione, il nostro timore è quello di una forte dilatazione nell’erogazione della tredicesima già attuato da alcuni anni, che proprio in questo periodo dell’anno servirà per il pagamento delle tasse e per l’acquisto di regali oltre che dare ossigeno alle famiglie sempre più pressate dallo Stato. La nostra organizzazione sindacale per questi motivi - conclude il sindacalista -terrà la situazione sotto controllo e se le circostanze dovessero richiederlo interverremo nelle sedi istituzionali  e con iniziative affinché alle gpg venga riconosciuto quanto di  legge". 

La replica di Italpol

L'azienda di vigilanza friulana, a parte il singolo caso risalente a settembre scorso, ha negato piccata alle osservazioni di Ugl e ha categoricamente smentito che ci siano dei ritardi nell’erogazione delle retribuzioni in essere"Gli stipendi di ottobre sono stati regolarmente erogati (la scadenza disposizione era il 30/11) - ci ha spiegato Massimiliano Magon - come previsto dagli accordi sindacali.  Anzi - aggiunge il referente di Italpol - dopo il singolo caso risalente alcuni mesi fa, abbiamo offerto ai sindacati la possibilità di trattare sugli accordi. Per quanto riguarda il mese di novembre,non solo il termine per il pagamento non è ancora scaduto ma non son nemmeno ancora state elaborate le paghe, come ben noto all’Ugl".

"Rispettati i diversi accordi sottoscritti"

Per quanto riguarda, invece, lo sciopero del 22 settembre e il blocco degli straordinari (dal giorno 22.9.17 al giorno 30.9.17), Italpol sottolinea come in quelle occasioni abbiano partecipato solamente 4 dipendenti, nello specifico le Rsa del sindacato Ugl, su un totale di più di 200 dipendenti. "All’interno della nostra azienda esistono diversi accordi azienda che prevedono date diverse di disposizione degli stipendi, date che variano a seconda dell’area territoriale/provinciale e a seconda della tipologia dei dipendenti (guardie giurate o operatori logistici fiduciari). Accordi - sottolinea Magon - non sottoscritti da Ugl ma non per questo non validi perché sottoscritti dalle maggiori sigle sindacali. Preme inoltre sottolineare che nell’ incontro di sei ore indicato dal sindacato, Ugl ha accusato Italpol di inadempienze ed irregolarità puntualmente contestate dalla nostra direzione in quanto non supportate da alcun dato oggettivo che consentisse un’analisi delle stesse e che la nostra richiesta di chiarimenti oggettivi, a tutt’oggi risulta inevasa. Nello stesso incontro, Italpol ha inoltre proposto un accordo, già proposto alle altre organizzazioni sindacali, che l’Ugl ha rifiutato indicendo lo sciopero di cui sopra e non ritenendo di proseguire in ulteriori trattative".

Azione legale di Italpol contro Ugl

La direzione di Italpol, stanca del modo di fare di Ugl, ha deciso così di passare alle vie legali. "Riscontriamo un comportamento da parte di Ugl a nostro avviso contrario a qualsiasi buona norma di reciproco rispetto e collaborazione sindacale che attraverso affermazioni diffamatorie creano danno all’azienda in un’ottica di ottenimento di visibilità e pressioni nei rapporti sindacali.  A tal proposito - conclude Magon -, ritenendo fondamentale come fatto in 50 anni di attività, il rispetto delle reciproche posizioni, rappresentanze, idee ed interessi, abbiamo deciso di procedere con i nostri legali ad un’azione volta ad una tutela dei nostri interessi nei confronti dell’Ugl e di alcuni suoi rappresentanti che segnaliamo, tra l’altro, essere dipendenti in forza in Istituti di Vigilanza nostri diretti concorrenti. Non vorremmo trovarci difronte a notizie create intenzionalmente visto che a fine anno ci saranno i rinnovi contrattuali".


 

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