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Economia

Confagricoltura Fvg: di nuovo a rischio la Ribolla

La filiera ha smesso di confrontarsi sul tema della tutela del vitigno autoctono, denuncia Felluga. Urge mantenere alta l’attenzione

«Dopo un percorso condiviso tra gli operatori della filiera sulla regolamentazione relativa alla coltivazione e vinificazione della Ribolla gialla, da alcuni mesi il meccanismo si è inceppato. Ma la questione è urgente e vogliamo sollecitare sul tema la parte della filiera che non condivide la nostra stessa preoccupazione», dice un allarmato Roberto Felluga, presidente della sezione economica regionale viticoltura di Confagricoltura.
«Nelle riunioni del Tavolo verde tenutesi a inizio d’anno, anche su proposta di Confagricoltura Fvg, molti passi avanti erano stati fatti sulle azioni da svolgere per valorizzare la qualità produttiva e tutelare il nostro storico vitigno autoctono, oltre a quanto già avvenuto nei confronti del Trentino e del Veneto. Ma le azioni di tutela devono proseguire in maniera convinta. Tanto più che – prosegue un determinato Felluga - con le attuali superfici produttive che ammontano a circa 400 ettari, i Consorzi di tutela e le organizzazioni professionali possono ancora gestire un percorso che deve portare alla conclusione di una Ribolla gialla solo del Friuli VG. Ma, i vivaisti ci informano che sono state vendute barbatelle per impiantare ulteriori 800 ettari nella parte occidentale del Fvg, al confine con il Veneto e ciò potrebbe comportare un pericoloso spostamento del peso decisionale sulla tutela del vitigno. Non ci sono ferie o vendemmia che tengano – conclude Felluga -: è necessario che la filiera si riconvochi subito e prenda delle decisioni puntuali o, altrimenti, la perdita della Ribolla sarà un’altra sconfitta cocente per il nostro comparto».

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