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Economia

Enti locali: ogni residente in regione ha un debito di 1.963 euro

A renderlo noto l’Ancrel, l’Associazione nazionale certificatori e revisori enti locali: l'invito alle amministrazioni è quello di programmare imitando le famiglie in tempi di crisi

In Friuli Venezia Giulia, ogni residente ha un debito di 1.963 euro. Lo rende noto l’Ancrel, l’Associazione nazionale certificatori e revisori enti locali.

L’indebitamento degli enti locali e territoriali, secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Tesoro e aggiornati al 30 giugno 2013, riportano per la nostra regione un debito residuo per abitante di 1.963 euro, a fronte di una media nazionale di 1.775 euro. Il valore complessivo dello stock di debito a fine 2011 della nostra Regione, degli enti locali e territoriali sfiorava i 2,4 miliardi di euro e tra il 2007–2011 è cresciuto del 9%; quello dei soli enti locali, cioè Comuni e Province, è pari a 1,9 miliardi.

In passato, a incentivare l’indebitamento è stato anche lo stesso modello di finanziamento degli enti locali, le cui opere sono state in gran parte sostenute da contributi di Regione e Stato destinati alla copertura di parte della rata del mutuo.

I revisori dei conti degli enti locali chiedono agli amministratori di ridurre l’indebitamento a carico dei propri cittadini e di fare ripartire le opere prioritarie.

Rosa Ricciardi, presidente regionale dell’Ancrel, ha dichiarato che ci vuole una programmazione per l’estinzione dei debiti: “Oltre agli aiuti che Stato e Regione mettono a disposizione per pagare debiti per opere, precisamente nel 2013 lo Stato 57 milioni per i nostri enti locali e 115 milioni la Regione, gli amministratori devono programmare come fanno le nostre famiglie in tempo di crisi, cioè devono ridurre la spesa ed estinguere i debiti in essere. Questo obiettivo sta alla base della logica del patto di stabilità e sarà ben presente nella programmazione del triennio 2014-2016 che gli amministratori pubblici stanno ora predisponendo. La difficoltà sta nel partire da un budget zero, cioè rivedere la priorità della spesa corrente, perché i bisogni delle comunità amministrate sono cambiati negli ultimi tre anni”.

Lorenzo Sirch, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Udine sostiene che "dal 2012 il ruolo del revisore è cambiato radicalmente, da certificatore di dati contabili a garante degli equilibri di bilancio e del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, che richiedono decisioni utili per velocizzare la riscossione delle entrate , migliorare l'equilibrio corrente e ridurre il debito residuo".

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