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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Pioggia di contributi ma le piccole imprese faticano a intercettarli

Confartigianato Udine: "Potenziare il modello Cata". Partecipato seminario oggi pomeriggio a Udine

Il periodo è dei più favorevoli per le imprese, anche artigiane, desiderose d’investire in innovazione tecnologica. Stato e Regione hanno infatti messo sul piatto una miriade di canali contributivi. Tanti al punto da non esser semplice per le imprese districarsi nel mare di possibilità. Da qui la richiesta avanzata oggi pomeriggio dalla vicepresidente vicaria di Confartigianato-Imprese Udine, Edgarda Fiorini: “Facciamo in modo che sempre più il Cata sia strumento di accompagnamento delle imprese artigiane nel cogliere le opportunità di sostegno pubblico”. Fiorini ha “consegnato” l’auspicio direttamente nelle mani della direttrice centrale attività produttive, Lydia Alessio-Vernì, nel corso del seminario ospitato questo pomeriggio in Confartigianato “con l’obiettivo - ha precisato Giuseppe Tissino, presidente della sezione Pmi - di aiutare gli artigiani a orientarsi nel fitto delle occasioni contributive”.

Alessio - Vernì ha raccolto lo spunto evidenziando come dal 2013 al 2017 i fondi dati in gestione al Cata per le imprese artigiane siano passati da 1,5 a 5 milioni di euro. “Grazie a un monitoraggio costante, effettuato ogni 15 giorni, abbiamo l’esatto polso della situazione, il tiraggio delle varie misure, anche dal punto di vista finanziario. Quest’anno - ha aggiunto - sono state presentate oltre 1.000 domande”“Dall’apposito link sull’homepage della Regione si può consultare il catalogo degli incentivi (aperti e finanziati) che in media – ha aggiunto la dirigente – conta su 10 linee contributive aperte, un plafond di risorse che oscillano dai 20 ai 40 milioni e si differenziano tra contributi a fondo perduto, accesso al credito e misure fiscali”. A Udine Alessio-Vernì ha annunciato tre nuove misure in arrivo. Sull’ammodernamento tecnologico, importante per le piccole e piccolissime imprese artigiane, sulle start up innovative e sull’industrializzazione dei progetti di ricerca.

Tante dunque le misure regionali che si integrano a quelle statali, ricordate oggi a beneficio della platea dal funzionario di Invitalia, Paolo Martella. Tre in tutto. Il “voucher digitalizzazione” ha una dote per il Fvg di 1,8 milioni di euro, finanzia (per un massimo di 10 mila euro ad azienda) l’acquisto di hardware, software, apparati di connettività e ancora parabole e decoder. Il contributo per i beni strumentali (Nuova Sabatini) che conta ancora su 143 milioni cui se ne aggiungeranno 330 milioni con la prossima legge di bilancio: sostiene gli investimenti (da un minimo di 20 mila a un massimo di 2 milioni di euro) delle Pmi nell’ottica dell’evoluzione verso Impresa 4.0. Il finanziamento va da un minimo di 20mila a un massimo di 2 milioni di euro. Infine il fondo Serenella - dote: 30 milioni di euro – che si rivolge alle Pmi vittime di mancati pagamenti.

A conclusione dei lavori, il leader di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti, ha ringraziato l’assessorato alle attività produttive e il ministero dello Sviluppo economico. “Interventi come quelli che ci sono stati presentati stasera sono una leva fondamentale per far camminare l’economia e rimettere in pista le imprese reduci da anni di sofferenza ma abbiamo bisogno di un maggiore accesso al credito. La situazione delle banche allo sbando non ci aiuta. A Regione e Governo chiediamo dunque un’attenzione in più su questo fronte che potrebbe passare, tra l’altro, da un aumento del fondo di garanzia centrale”.

IMGS5206-2

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