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Outlet Palmanova: il sindaco di Palmanova dice no all'ampliamento

Francesco Martines: "Il raddoppio risponde solo a logiche di speculazione, lavoro e turismo commerciale sono un puro miraggio. La concentrazione di centri commerciali è sproporzionata rispetto al numero degli abitanti

"Il raddoppio del Palmanova Outlet Village risponde solo a logiche di speculazione; che porti lavoro e turismo commerciale è un puro miraggio". E' netto il giudizio del Sindaco di Palmanova Francesco Martines sull'ampliamento dell'outlet nei comuni di Aiello e Visco. "La concentrazione di centri commerciali in regione è sproporzionata rispetto al numero di abitanti e alle dimensioni del territorio: abbiamo quattro volte le aree commerciali del Veneto! Inoltre i numeri delle presenze dell'outlet non vanno confusi con il fatturato: queste strutture necessitano di grandi volumi di vendita., non di semplici visitatori. Mi auguro che sia il mercato finanziario a bloccare questo insediamento visto che purtroppo la giunta Tondo ha impresso una tale accelerazione all'iter che ora la Regione non ha appigli tecnici per bloccarlo, essendo ormai alle battute finali. Resta quindi il rammarico di veder portare a compimento quella che alla fine si rivelerà una mera speculazione sulle rendite dei terreni".

Martines rivendica anche il ruolo dei comuni limitrofi nella vicenda: "Ho chiesto più volte che il Comune di Palmanova, così come gli altri comuni limitrofi interessati dall'opera, fossero chiamati a far parte di un tavolo di discussione per analizzare tutte le ricadute che il raddoppio dell'outlet avrà sul territorio: questa non è una partita che riguarda solo 2-3 comuni, soprattutto dal punto di vista delle conseguenze sulla viabilità. Non esiste a tutt'oggi un piano del traffico che valuti congiuntamente l'impatto veicolare dell'outlet e del nuovo centro commerciale di Villesse. Per Palmanova, penso alla frazione di Jalmicco, ma anche per Versa, in comune di Romans d'Isonzo, l'impatto è ancora tutto da studiare". Infine un appello alla giunta Serracchiani: "Mi auguro che questa sia l'ultima opera che la giunta regionale subisce a causa delle scelte dell'ex-giunta Tondo e, in questo caso, anche della politica commerciale a mio avviso sbagliata che a suo tempo avviò la giunta Illy. I tempi sono cambiati ed è necessario un netto cambio di rotta. Confido nel concretizzarsi delle linee politiche già annunciate pubblicamente dall'assessore Santoro: pianificazione del territorio di area vasta, stop alla cementificazione, recupero e riqualificazione dei centri storici urbani. La Puglia e la Liguria hanno già avviato politiche di questo tipo attivando bandi a favore delle imprese per interventi su bar, ristoranti e negozi. Questo è agire per creare nuova economia; questo è governo del territorio e del commercio, non le grandi speculazioni a vantaggio di pochi!".

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