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Economia Campoformido

Officine riunite, trovato l'accordo per gli esuberi dei lavoratori

In un anno il fatturato è passato da 25 a 16 milioni di euro

"La Regione è concretamente vicina ai lavoratori della Officine Riunite Udine e all'azienda tutta nel percorso di uscita dalla crisi. Ancora una volta l'avvio di politiche attive del lavoro si prefigura come l'unico reale sostegno alla ricollocazione di lavoratori in esubero, con programmi mirati di formazione che tengono conto dei bisogni specifici degli addetti in un momento di difficoltà".

È questo il commento dell'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, nell'annunciare l'approvazione del protocollo d'intesa
tra la Regione, l'azienda Officine Riunite-Udine (Oru) di Campoformido, assistita da Confindustria Udine e Confindustria Alto Adriatico, e le rappresentanze sindacali (Rsu, Fiom-Cgil e Fim-Cisl) che consente all'azienda friulana di accedere alla Cassa integrazione guadagni straordinaria potendo contare sull'avvio di specifici percorsi regionali di politica attiva del lavoro. 

Le Oru, nell'ambito di un piano di riassetto delle attività industriali, hanno pianificato la dismissione di alcune attività con la conseguente chiusura dei reparti di carpenteria e tranciatura e di parte della collegata verniciatura. Il fatturato nel biennio 2019-2020 è passato da 25 milioni a meno di 16 milioni di euro. "L'azienda si è dichiarata disponibile ad avviare la procedura per la richiesta del trattamento in Cigs ai sensi della normativa nazionale. La crisi dell'azienda rientra nella situazione di grave difficoltà occupazionale del settore manifatturiero sul territorio regionale, accertata in sede di Tavolo regionale di concertazione; pertanto ci sono i presupposti affinché la Regione applichi gli strumenti di politica attiva del lavoro previsti dal Piano di gestione della situazione medesima, la cui efficacia è stata prorogata fino al 31 dicembre di quest'anno" ha spiegato Rosolen.

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