Le donne salvano la ripresa dell’occupazione in Friuli
Crescita inferiore rispetto al resto d'Italia. Preoccupanti i dati del settore delle costruzione con -4,200 unità nell'ultimo anno
Sono le donne il vero traino della ripresa occupazionale del Friuli Venezia Giulia +1,5% nel 2016. Inoltre a fare la differenza nell’andamento regionale sono Udine e Pordenone che presentano risultati positivi (rispettivamente +2.000 e +2.900 occupati), mentre Gorizia e Trieste evidenziano diminuzioni. Significativo anche il dato rappresentato dall’impiego part time in forte crescita su tutto il terriotio regionale.
In Friuli Venezia Giulia, nel quarto trimestre del 2016, secondo le stime dell’Istat, in base a nuova indagine dell’Ires Fvg eseguita dal ricercatore Alessandro Russo, il numero di occupati si è attestato a 501.300 unità, 7.300 in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (+1,5%). Nella media dell’intero 2016 la crescita risulta pari a 3.100 unità (+0,6% e 498.600 occupati). Per il secondo anno consecutivo, dunque, si rileva un aumento dell’occupazione regionale, dopo il livello minimo toccato nel 2014, anche se i valori pre-crisi rimangono ancora lontani. La dinamica espansiva dello scorso anno ha interessato solo la componente femminile (+5.100 unità), mentre quella maschile mostra una flessione (-2.000 occupati).
Cgil, FVG: donne e lavoro, la corsa è sempre a ostacoli
Nonostante questo l’aumento registrato in Fvg (+0,6%) è stato inferiore sia a quello delle altre regioni del Nordest (che nel complesso fa registrare un +1,7%), sia rispetto a quello nazionale (+1,3%). In regione continua a soffrire il settore delle costruzione che a differenza degli altri segna un andamento negativo con -4,200 unità nell’ultimo anno. Una caratteristica della ripresa dell’occupazione negli ultimi anni è stata la diffusione sempre maggiore del part time, non solo per le donne ma anche per gli uomini. In termini assoluti il numero di occupati a tempo ridotto in regione è passato da circa 76.000 nel 2011 a quasi 97.000 nel 2016.
