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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Notte Bianca e Friuli Doc, ecco le novità per gli eventi udinesi

Intervista all'assessore Venanzi su commercio e iniziative in città: «Il capoluogo friulano ritornerà protagonista per i grandi appuntamenti»

Da una “nuova” Piazza Primo Maggio agli appuntamenti clou come la “Notte Bianca” e “Friuli Doc”: Udine consolida le tradizioni e guarda al futuro, con un piano di rilancio per il commercio, concentrato non solo sul centro storico ma anche tramite una sinergia con i territori limitrofi.

A svelarlo è Alessandro Venanzi, assessore alle attività produttive del Comune di Udine che sottolinea le opportunità e gli investimenti effettuati dall’Amministrazione a partire dal centro storico. «Abbiamo stanziato circa 6 milioni di euro tra opere pubbliche, marketing urbano e finanziamento alle imprese - dichiara Venanzi -. Ci saranno alcuni interventi di rifacimento alla biblioteca e alle ex latrine comunali con la previsione di un ristorante. Inoltre, non dimentichiamoci la pedonalizzazione di via Mercatovecchio: rappresenta l’avvio di un processo che, se ben strutturato, è in grado di portare attività, eventi e un marketing urbano molto forte. Insomma, un luogo di fruibilità in cui si innesca una socialità-economica».

venanzi-8Lo sguardo dell’assessore, però, non è rivolto solo al cuore della città: l’opportunità, secondo Venanzi, arriva per gli altri territori con l’ingresso nelle Uti: «Unirsi a Udine è l’occasione di appartenere ad un progetto più grande di altri territori intercomunali: questa città, infatti, può rappresentare un volano per tutto un territorio più vasto e diventare un riferimento economico regionale, quella potenza commerciale che si è vista in passato. Stiamo mettendo a punto un progetto con Tavagnacco, Reana e Tricesimo con il rilancio della “Tresemane”: riqualificare a livello urbanistico uno degli assi strategici della città, da nord fino a via Gemona».

Venanzi evidenzia come nel “fare commercio” sia in atto «una rivoluzione culturale, in cui non si vive passivamente di ciò che si genera attorno, ma si lavori per un sistema capace di proporre un’offerta-città differente». A cosa si riferisce? «Bisogna lavorare ad una serie di attività per cui il sistema commerciale si rafforzi. Insomma è necessario essere calamite, in un “sistema Udine”: fare capire che se il mio dirimpettaio lavora, posso lavorare anche io. Un esempio lampante è la Notte Bianca».

A proposito, è quasi iniziato il conto alla rovescia. Quali sono le novità in arrivo?

«Si terrà il 2 luglio e da evento serale prettamente dedicato ai giovani diventerà un appuntamento per famiglie, utile anche all’avvio dei saldi. Si parte la mattina con l’apertura dei negozi e con la chiusura ad orario prolungato. Ma di certo non ci dimentichiamo dei giovani: si terrà, infatti, un grande evento conclusivo in Castello con Homepage Festival: una serata con il dj Crookers da mezzanotte alle due».

Cambiamenti anche per Friuli Doc?

«La manifestazione è ritornata alla sua evocazione originaria, ma l’obiettivo è quello di affiancare alla festa enogastronomica tutto il sistema eccellenza friulana: quello culturale, artistico e associazionistico che porti il nome del Friuli in giro per il mondo. Per ora posso anticipare che ci saranno nuove realtà in arrivo, presenti per la prima volta in una kermesse gastronomica».

Un nuovo spazio dedicato agli eventi sarà anche quello di piazza Primo Maggio, in cui è stato recentemente inaugurato il nuovo parcheggio: «Con il Park abbiamo inserito un tassello fondamentale sullo sviluppo del centro storico che sarà raggiunto, a piedi, in un minuto. Da un certo punto di vista cambierà la concezione della piazza: non sarà più un luogo per parcheggiare l’auto ma un ambiente con numerosi eventi: dallo street food al Festival show, fino al Capodanno. Sarà, quindi, un luogo di eventi per migliaia di persone. Più in generale, posso affermare che l’obiettivo è anche quello di tornare ad essere un riferimento per grandi appuntamenti, come i concerti, anche attraverso il nuovo stadio: il tutto porterà un forte richiamo turistico».

In sostanza, come si sta relazionando il commercio rispetto agli eventi?

«Rispetto al passato, gli eventi hanno un ruolo meno importante per le tante attività che ci sono in città: bisogna dare una comunicazione più integrata possibile per fare percepire come a Udine ci sia un modello ben definito: è lo stesso sistema economico cittadino a rendersi promotore di appuntamenti. L’esempio è quello di grandi brand che hanno aperto nel centro, organizzando iniziative sia in estate sia in inverno. È un sistema imprenditoriale che si sta ponendo in maniera diversa: una doppia comunicazione, sia con pubblicità nazionale, sia con quella in loco per lo stesso marchio».

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