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Economia Centro / Largo Carlo Melzi

Il messaggio di Massimiliano Zamò: crescere, costruire, contare

Insediamento ufficiale per il nuovo presidente dei giovani industriali friulani. Nuovi ingressi nel consiglio: Davide Boeri, Michele Di Fonzo, Nicoletta Di Piazza, Massimiliano Pevere, Alberto Valduga ed Elena Zampar

“Provengo dal manzanese e penso che la mia elezione rappresenti un segnale positivo verso l’esterno. Il Distretto della Sedia non è finito, va solo riposizionato. Siamo ancora vivi e ci sono imprenditori giovani che vogliono portare avanti le aziende”.

E’ questo uno dei passaggi più significativi a palazzo Torriani della conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Udine, Massimiliano Zamò, 34 anni, titolare di Linea Fabbrica spa di Manzano, laureato in economia aziendale.

Nel suo intervento Zamò ha anche illustrato il suo programma: ““Articolerò il mio lavoro attorno a 3 “C”: ‘crescere’, intendendo con questo termine l’attivazione di un processo di rafforzamento sia dell’associazione, sia dei singoli che ne fanno parte, attraverso l’impegno a garantire maggiori servizi, risorse e senso di appartenenza. La seconda C è ‘costruire’, perché un sano sistema imprenditoriale rappresenta una delle colonne portanti di una società aperta. E’ per questa ragione che la nostra associazione dovrà essere capace di costruire reti e forme di dialogo con il territorio per diventarne un punto di riferimento ancora più forte attraverso il sostegno a tutte quelle iniziative che possono portare alla nascita di nuove aziende, particolarmente frutto dell’innovazione e del talento giovanili. Infine l’ultima C, ‘contare’. Il mio impegno infatti andrà verso un Gruppo Giovani che sia punto di riferimento nel dibattito economico, politico e sociale. Un Gruppo Giovani che grazie al peso che saprà guadagnarsi con le proprie proposte e l’energia e la fiducia dei propri membri possa dare un contributo al rilancio del sistema imprenditoriale della nostra regione”.

Il neo-presidente ha pure chiesto uno scatto d’orgoglio al Friuli Venezia Giulia: “La Carinzia, tanto per non andare troppo lontano, fa un grande marketing territoriale, spalancando le porte ad eventuali investitori italiani. Non è pensabile che un’area contermine ci porti via l’imprenditoria locale. Dobbiamo essere noi come Friuli Venezia Giulia ad essere attrattivi”.

Zamò ha infine colto l’occasione per rendere noto l’elenco dei componenti del Consiglio Direttivo 2012-2014 del Gruppo Giovani Imprenditori da lui presieduto: si aggiungono Davide Boeri (Cromo Friuli), Michele Di Fonzo (Frag), Nicoletta Di Piazza (Di Piazza Vante), Massimiliano Pevere (Pevere Trasporti), Alberto Valduga (Gruppo Cividale) e Elena Zampar (Metalinox) ai riconfermati Francesca Cancellier (Besser Vacuum), Matteo Di Giusto (Pulitecnica Friulana), Luca Forgiarini (Officine Forgiarini), Gabriele Garzitto (La So Le Est), Patrizia Paravano (Idrotermica Buttrio), Michela Peghin (Test), Nicola Pinatto (Pinatto Jr), Matteo Tomba (Pert), Michele Vanin (Dapi).

Enrico Accettola, che ha passato il testimone a Zamò

All’incontro con i giornalisti era presente pure il past-president Enrico Accettola, giunto alla scadenza naturale del mandato, che ha ricordato la sua esperienza “dopo un percorso di quattro anni alla guida di un fantastico gruppo, nella convinzione che abbiamo condiviso anni difficili a causa della crisi dei mercati e del sistema, ma abbiamo affrontato ogni momento, ogni sfida, in maniera compatta e secondo quello spirito di gruppo che ha rappresentato uno dei miei punti fermi sin dall'inizio della mia presidenza. Uno dei motivi d'orgoglio – ha aggiunto Accettola, che proseguirà l’incarico a Roma nella squadra dei Giovani nazionali guidata da Jacopo Morelli - è stato senz'altro la creazione del format Confiera, non tanto per l'evento in sé, quanto per la capacità che abbiamo dimostrato nel concretizzare la volontà di fare sistema fra imprenditori privati, istituzioni e mondo accademico. Creare network e cultura d'impresa è una sfida che tanti hanno affrontato, ma che in pochi sono riusciti a trasformare in realtà”.

Accettola ha sottolineato come “il Gruppo Giovani abbia lavorato intensamente anche sul fronte internazionalizzazione, concretizzando questo concetto attraverso le missioni estere: dalla Cina alla Silicon Valley negli Stati Uniti, passando per il Sudafrica. Nel corso di questi quattro anni ho appreso tanto, come uomo e come imprenditore, attingendo da tutti la volontà e lo spirito di innovare e sperimentare ogni giorno, in tutti i campi. Da parte mia, l'auspicio è quello di aver trasferito la mia energia, la mia dedizione e il mio 'rincorrere i sogni' a tutto il gruppo, rimarcando una volta di più che è il momento di unire le forze e risorgere come una squadra, prima che come singoli”.

“Con la presidenza Zamò non c’è il passaggio da un imprenditore dei servizi ad uno del manifatturiero. – ha commentato Accettola –. Bisognerebbe vivere un’impresa dei servizi per comprendere quanto oramai sia datata questa distinzione. A fare la differenza non sono le aziende, ma le persone che le rappresentano”.  

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