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Economia

L'immobiliare cresce in maniera costante: «C'è di nuovo fiducia»

Le considerazioni sull'andamento del mercato di Nicola Gussetti, presidente del consorzio Quore

«Il 2016 conferma la tendenza dell’anno precedente: una leggera continuità di crescita. C’è maggior fiducia nelle persone, l’atteggiamento inizia finalmente a  percepirsi». È così che Nicola Gussetti, presidente del consorzio Quore Immobiliare, analizza il mercato del suo settore per quello che riguarda l’anno che sta per chiudersi. Un po' di fiducia nel futuro quindi, analizzando un comparto che è stato tra i più sofferenti dopo l’inizio della crisi economica.

IL “TRAINO”. Certi segmenti sono più ricercati rispetto ad altri, come conferma Gussetti: «Si vende l’usato recente di carattere residenziale. Per qualità delle realizzazioni, ormai, quando un immobile ha tra i 10 e i 15 anni è considerato quasi nuovo. I prezzi sono sensibilmente più bassi rispetto alle strutture appena realizzate  (dal 15 al 20 per cento in meno), e la cosa crea parecchio interesse tra gli acquirenti». 

ALTRI SEGMENTI. C’è anche dell’altro però ad alimentare il mercato. «Va forte anche il "vecchio" nelle prime periferie con prezzi di mercato attuale che sono  ribassati anche di molto rispetto agli anni precedenti,  - precisa Gussetti - e gli appartamenti in centro, ma c’è  da dire che questi ultimi se ben posizionati non hanno mai sofferto un forte calo della domanda».

POCO VENDUTI. In difficoltà invece il nuovo: «Tra quello che è stato costruito di recente si fa una certa difficoltà - ammette Gussetti -. Se ci riferiamo ad un target alto, con realizzazioni in zone strategiche (centro o semi centro) si fa poca  fatica, diverso invece il discorso per le altre location. In notevole sofferenza sono anche i capannoni, scontando la crisi del settore produttivo e artigianale, nonostante i prezzi siano ora molto più bassi».

COMMERCIALE E UFFICI. Per quello che riguarda il settore “servizi” le necessità si allontanano dai criteri “storici”. Oggi, se qualcuno dovesse cercare un ufficio, la tendenza è quella di interessarsi a zone fuori dal centro cittadino, con maggior facilità di parcheggio: «In tanti se ne vanno dalla città per cercare l’ufficio adatto. La parte un tempo considerata nevralgica non è più di moda, e va parecchio forte la parte nord della città». 

LOCAZIONI. Gli affitti rappresentano un altro ottimo business di Quore, e anche su questo aspetto Gussetti ha da dire la sua: «Ci sono tanti immobili sul mercato dopo il passato boom delle costruzioni. I clienti sono diventati esigenti: vogliono strutture arredate bene e recenti, non si accontentano più di soluzioni “di fortuna” e senza gli adeguati confort».

BANCHE. «Le giovani coppie passano -dove possibile e lavoro permettendo- dall’affitto all’acquisto, si torna al cambio casa anche grazie ai tassi bassi che le banche propongono - chiosa Gussetti -. Sono davvero soddisfatto che siano tornate a prestare denaro con condizioni favorevoli, si tratta anche di un'azione sociale. Devo precisare però che in questo senso sono protagoniste le banche locali, più vicine al territorio, non di certo i grandi gruppi».

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