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Economia

Olivo (Cgil): "Più sicurezza e formazione sul lavoro, 20 mila infortuni in Fvg"

"Vietato abbassare la guardia, i 25 milioni di utile del servizio sanitario dimostrano che esistono gli strumenti per evitare gli incidenti". Casi in calo del 30 per cento, ma nel 2011 ci sono stati 18 morti. "E' un'emergenza sociale"

Più prevenzione, più formazione sulla sicurezza per lavoratori e imprese, più vigilanza da parte delle aziende sanitarie e dalle strutture preposte. A chiederlo è Orietta Olivo, della segreteria Cgil, dopo l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro verificatosi in regione, il terzo in una settimana. «Sulla sicurezza – dichiara Olivo – è vietato abbassare la guardia. Non è soltanto un dovere morale e civile, ma anche una sfida e un’opportunità per il nostro sistema di welfare, dal momento che il costo sociale ed economico degli infortuni è enormemente più alto degli investimenti in prevenzione e sicurezza».

Se è vero che le statistiche Inail evidenziano un calo vicino al 30% degli infortuni a partire dal 2007, i quasi 20mila casi denunciati in Fvg nel 2011, di cui 18 mortali, restano un’emergenza sociale (ancora non disponibili i dati Inail relativi al 2012). «La flessione – commenta ancora Olivo – è anche l’effetto della crisi e della diminuzione delle ore lavorate, ma la crisi rischia di agire pure in senso contrario, diminuendo gli investimenti in sicurezza e l’attenzione da parte di aziende e lavoratori. Per evitare che questo accada è indispensabile spendere di più in prevenzione e vigilanza: i 25 milioni di utile del servizio sanitario regionale dimostrano che esistono i margini per farlo. Si tratterebbe sicuramente di un investimento virtuoso».

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