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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Imprese del terziario Fvg: clima di fiducia e ricavi di nuovo in calo

Il focus sul terzo trimestre 2014 (indagine realizzata da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Ricerche). Paoletti: «Il terziario paga la cassa integrazione dell’industria». Gorizia la provincia più in difficoltà

«Il terziario crea occupazione e Pil, risorse che servono tra l’altro a pagare la cassa integrazione per sostenere l’industria». Con questa premessa Confcommercio Fvg, con il suo presidente Antonio Paoletti, chiede alla Regione «pari dignità per commercio, turismo e servizi, la forza preponderante dell’economia regionale». L’appello arriva a Trieste alla presentazione dell’indagine sul terzo trimestre 2014, occasione anche per fotografare il peso delle attività economiche in regione: il terziario copre il 75,8% delle imprese, il 57,2% degli occupati e il 74,3% del valore aggiunto.
«Sono numeri che spiegano perfettamente come i nostri comparti, in questa fase di crisi, stanno sostenendo anche l’industria», ribadisce Paoletti. Tutto questo nonostante «enormi difficoltà» testimoniate dalla chiusura (è una proiezione basata sul dato del primo semestre), a fine 2014, di 4.111 imprese del terziario Fvg (a fronte di 3.444 dell’industria).

Terziario Friuli Venezia Giulia | ottobre 2014

Dopo i timidi segnali di ottimismo degli ultimi trimestri, torna a diminuire la fiducia degli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia sulla situazione economica generale del Paese. Peggiora inoltre anche la fiducia dei commercianti e degli operatori del turismo e dei servizi riguardo l’andamento della propria attività. 

La riduzione del clima di fiducia è da ricondurre a una ulteriore contrazione dei ricavi e dell’occupazione.

Diminuisce del resto la capacità delle imprese del terziario di fare fronte ai propri impegni finanziari e sono ancora soltanto quattro ogni dieci le imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia che, recandosi in banca chiedendo il credito del quale hanno bisogno, lo ottengono secondo l’ammontare richiesto.

   

Clima di fiducia

Dopo i timidi segnali di ottimismo degli ultimi trimestri, torna a diminuire la fiducia degli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia circa la situazione economica generale del Paese. Sono in particolare le imprese di Gorizia a mostrare i livelli di fiducia più moderati. Si deteriora anche la fiducia nei confronti della situazione specifica della propria attività, destinata a confermarsi su livelli ancora ben distanti da quelli precedenti la crisi in vista dei mesi di ottobre, novembre, dicembre. Anche in questo caso, sono in prevalenza le imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia di Gorizia a manifestare maggior pessimismo.

Situazione congiunturale

La riduzione del clima di fiducia è da ricondurre a una ulteriore contrazione dei ricavi, valutati dagli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia ancora deludenti e non confortati dall’ennesima previsione negativa per i prossimi tre mesi. Ancora una volta gli operatori della provincia di Gorizia, accompagnati in parte da quelli di Pordenone, sono quelli che fanno registrare i giudizi più insoddisfatti.

Continua a peggiorare anche la percezione della situazione occupazionale, giudicata in continuo deterioramento da oltre due anni. Anche in questo caso, l’outlook per l’ultima parte dell’anno conferma il trend in atto. Gorizia e Udine risultano le province più sofferenti da questo punto di vista.

Restano sostanzialmente invariati i prezzi praticati dai fornitori agli imprenditori del terziario della regione. L’indicatore si conferma ancora al di sotto della soglia positiva (50,0), riflettendo in qualche modo l’attuale e generalizzata situazione relativa ai prezzi. A livello territoriale la situazione appare alquanto omogenea.

Una moderata nota positiva giunge sul lato “pagamenti” da parte dei clienti, almeno dal punto di vista del rispetto delle tempistiche pattuite. La situazione è in questo caso in miglioramento, pur restando ancora al di sotto dell’area di espansione. Le province di Pordenone e Trieste risultano tuttavia ancora un po’ in affanno.

Fabbisogno finanziario

Diminuisce nuovamente la capacità delle imprese del terziario di fronteggiare i propri impegni finanziari. L’indicatore si avvicina ormai pericolosamente all’area di contrazione, sebbene ciò, al momento, pare scongiurato almeno in vista del prossimo trimestre. 

Le maggiori difficoltà si manifestano principalmente presso le imprese del terziario operative nelle province di Gorizia e di Pordenone. In generale, a preoccupare di più sono le microimprese (1-9 addetti) e gli operatori del commercio.

Domanda e offerta di credito

Aumenta la percentuale di imprese che nei mesi di luglio, agosto e settembre 2014 si sono recate in banca per chiedere un finanziamento, un affidamento o la rinegoziazione di un affidamento o di un finanziamento esistente. Tuttavia, tra queste, solo quattro su dieci lo hanno ottenuto secondo l’ammontare richiesto (43,2%). Allo stesso tempo, si intensifica l’area di irrigidimento, ovvero la percentuale delle imprese che hanno visto accolta la propria richiesta con un ammontare inferiore a quello richiesto o che non l’hanno vista accolta affatto (38,5%).

La situazione appare ancora preoccupante in tutte le province, in particolare nel territorio di Gorizia, dove la quota delle risposte negative risulta più elevata rispetto a quella delle domande accolte.

Sebbene non si plachi la stretta creditizia, migliorano le condizioni per le imprese che riescono ad ottenere il fido o il finanziamento richiesto, per lo meno per quel che riguarda i tassi di interesse. Restano stabili invece gli altri servizi bancari legati alla concessione di un finanziamento e rimane nell’area di contrazione anche l’indicatore legato alla situazione relativa alla durata del credito e quello relativo alla richiesta di garanzie.

In generale, nel terzo trimestre 2014 gli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia continuano a giudicare elevato il costo dei servizi bancari nel loro complesso.

Imprese del terziario Fvg: clima di fiducia e ricavi di nuovo in calo. Gorizia la provincia più in difficoltà
Il focus sul terzo trimestre 2014 (indagine realizzata da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Ricerche)

Tasso di fiducia sull’economia italiana: 27,5 (da 29,4)

Tasso di fiducia sulla propria attività: 32,2 (da 33,9)

Indicatore dei ricavi: 28,9 (da 30,5)

Indicatore della situazione occupazionale: 32,2 (da 33,0)

Indicatore del rapporto imprenditore/fornitore sui prezzi: 44,6 (da 43,5)

Indicatore della situazione dei tempi di attesa dei pagamenti: 37,0 (da 35,0)

Base campione: 1.536 casi. Gli indicatori sono restituiti dalla somma delle percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la metà delle percentuali delle imprese che hanno espresso un valore di invarianza. Campo di variazione: tra +100% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di miglioramento) e 0% (nell’ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un’opinione di peggioramento).

Imprese che hanno chiesto un fido: 26,9% (da 26,5%) FVG SECONDO IN ITALIA

Imprese che hanno visto accolta la propria richiesta: 43,22% (da 42,0%FVG PRIMO IN ITALIA

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