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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Continuano i segni in negativo per l’economia regionale

Le rilevazioni delle imprese regionali registrano ancora il meno nei campi del manifatturiero, delle costruzioni (-17% fatturati), del commercio al dettaglio e dell'ospitalità. Va meglio il vitivinicolo, ma anche in generale le imprese che internazionalizzano e innovano

«I risultati dell’indagine congiunturale di Unioncamere Fvg ci confermano che l’economia della nostra regione è ancora in fase negativa. Se la difficoltà è quella di un sistema Italia che risente nel suo insieme di una crisi senza precedenti, a livello regionale possiamo e dobbiamo comunque fare qualcosa. Lavorare davvero in squadra, istituzioni economiche, categorie, politica, sia la nuova amministrazione verso cui ci poniamo in termini di massima disponibilità, ma con senso di responsabilità anche da parte delle opposizioni, perché ora non c’è tempo da perdere, dobbiamo tutti concentrarci e prendendoci a cuore le emergenze che non possono essere più rimandate, in particolare impresa e occupazione giovanili e iniziative a favore del credito alle imprese».

Il presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo è entrato nei dettagli della rilevazione, che ha coinvolto 1.335 imprese dei settori manifatturiero, commercio al dettaglio, ospitalità, costruzioni e vitivinicolo. I dati a consuntivo del 1° trimestre 2013 sono pressoché ovunque negativi: In particolare, e ancora, nelle costruzioni (-17% tendenziale per i fatturati) e nel manifatturiero (-5,1% per la produzione e -6,5% per i fatturati), analoghi segnali si riflettono anche nel commercio al dettaglio (-3,1% delle vendite) e nei servizi all’ospitalità (-4,3%). Di segno opposto solo il vitivinicolo, che aumenta il fatturato per le imprese esportatrici (+1,7%), anche se diminuisce (-1,6%) per quelle concentrate solo sul mercato interno.

Anche le previsioni degli imprenditori per il trimestre in corso sono improntate al pessimismo. «Niente di nuovo, per fare una triste battuta – ha aggiunto Da Pozzo –, conseguenza di una situazione italiana con un Pil negativo da 7 trimestri  e un 1° trimestre 2013 che presenta un -0,5% congiunturale e -2,3% tendenziale. A livello regionale, l’andamento dell’export, in cui il Fvg era tra i migliori, è stato negativo per tutto il 2012, così com’è negativo l’andamento del sistema imprenditoriale, che nel 1° trimestre 2013 ha visto nascere in regione 2.053 imprese (-1,2% rispetto allo stesso periodo del 2012) e cancellarne 2.931 (-3,7%), con 464 imprese entrate in scioglimento e liquidazione, soprattutto del commercio e servizi alle imprese. Se poi a livello centrale non si mette mano definitivamente allo sblocco dei pagamenti delle Pa alle aziende e si pensa di aumentare ancora l’Iva, invece di mettere in atto una volta per tutte una politica seria di abbattimento della spesa pubblica, è chiaro che non si va da nessuna parte, continuando a colpire imprese e cittadini che non ce la fanno più».
 

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