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Economia

Cciaa: export verso il Kazakhstan, più 67 per cento

Sono sempre più le imprese friulano che investono all'estero in tutti i settori. Nella primavera 2014 partirà la missione Unioncamere Fvg. Da Pozzo: "un'occasione da prendere al volo, con le istituzioni e in forma aggregata"

Se l’export generale del Fvg non sta andando bene, quello specifico verso il Kazakhstan è in controtendenza: un +67% tra 2011 e 2012 e in questi primi sei mesi del 2013 già un nuovo +50%, con valori che entro fine anno sembrerebbero tornare ai livelli pre-crisi. Segno che c’è interesse per il prodotti della regione (soprattutto macchinari e mobili), tanto che l’Unioncamere Fvg sta preparando in questi mesi il percorso che porterà le Pmi regionali a una missione in Kazakhstan, già programmata per la primavera 2014.

Un primo approfondimento c’è stato con un Business Forum, intera giornata di lavori realizzata nell’ambito del progetto “Fvg Vs global competition” (cofinanziato dalla Regione) e dedicato proprio al Paese, ponte fra Europa e Asia, deciso a contare sempre più sulla scena mondiale, grazie alla sua dimensione (9° Paese più vasto del mondo), alla ricchezza mineraria (6° Paese in termini di risorse disponibili) e alla collocazione strategica. A parlarne, assieme al presidente Unioncamere Fvg e Cciaa Udine Giovanni Da Pozzo, l’Ambasciatore del Kazakhstan in Italia, S.E. Andrian Yelemessov, e il console onorario a Trieste Luca Bellinello, oltre a Paolo Palmieri di Sace, pronti a illustrare le nuove tendenze di sviluppo sociale ed economico del Kazakhstan e le opportunità per le Pmi del Fvg. Che, come ha rimarcato il presidente Da Pozzo, «devono però cercare di proporsi in forma aggregata, per “pesare” di più ed essere più competitive e appetibili su un mercato come questo: un’operazione che la nostra Cciaa sostiene, anche con un bando che è aperto e a disposizione delle imprese, specifico per sostenere progetti di rete per percorsi di internazionalizzazione». Una strada che cercando di esplorare, per esempio, un gruppo di aziende friulane, come ha ricordato Bellinello, che si sono consorziate raggruppando una serie di professionalità, facendo squadra per superare così i problemi pratici che una singola piccola impresa non potrebbe affrontare. E le opportunità in Kazakhstan sono davvero significative, ha confermato l’ambasciatore, evidenziando come il Paese disponga anche di 10 zone economiche agevolate.

«Spero possiate beneficiare di queste occasioni – ha rimarcato – e noi siamo disponibili ad aiutarvi». Ma sono opportunità da cogliere con prontezza «e con il supporto di tutte le istituzioni», ha auspicato l’ambasciatore, per evitare che concorrenti di altri Paesi arrivino prima, come accaduto anche in passato. In Kazakhstan c’è notevole favore verso gli investimenti stranieri e soprattutto italiani, in tantissimi campi, dall’arredo di lusso alla logistica all’agroindustria, dal ricchissimo mercato dell’oil&gas ai comparti obiettivo della nuova strategia del governo, che ha deciso per i prossimi anni di puntare sull’impresa innovativa dando sostegno a settori quali energia pulita, robotica, nanotecnologie, ingegneria aerospaziale. Per le aziende friulane è consigliabile trovare un partner kazako per entrare nel Paese e in alcuni settori specifici dev'esserci una percentuale societaria e di occupati kazaka, ma ciò permette di accedere in molti casi a consistenti agevolazioni. «La partecipazione all’Unione doganale con Russia e Bielorussia, poi, apre a un mercato di 170 milioni di persone», ha evidenziato Yelemessov, con un’aspettativa di flussi commerciali di 125 miliardi di dollari.

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