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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Turismo in Friuli Venezia Giulia, i dati: il 'crollo' della montagna

Diffusi in Regione i dati sulla stagione turistica. Le località che tradizionalmente fanno da traino si difendono, nonostante maltempo e crisi. Il dato che lascia perplessi è quello relativo alla montagna, ora più che mai bisognosa di trovare una strada per il rilancio

Il turismo in Friuli Venezia Giulia nell'estate 2014 ha tenuto, nonostante il meteo avverso e la crisi economica, facendo registrare un +1,0% di arrivi e un calo di presenze, che si è arrestato al -2,8%. I dati sono stati diffusi oggi a Udine dal vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, e dal direttore dell'agenzia Turismo Fvg, Michele Bregant.

Grado e Lignano. Le spiagge, storicamente bacino d’utenza della maggior parte degli ospiti, vanno meno peggio di quanto ci si aspettasse. Arrivi con segno più per Grado (3,4%) e Lignano (1,5%), nonostante il calo delle presenze, rispettivamente -4,1% e -2,4%, dovuto alla riduzione dei tempi di permanenza. 

Le città. Molto positivi i dati relativi alle città e ai loro territori, con un +8,8% di arrivi e un +11% di presenze per Udine e provincia, +5,3% di arrivi e +0,4% di presenze per Pordenone (complice anche l'Adunata degli alpini di maggio), +0,8% di arrivi e +0,1% di presenze per Trieste. In calo solo Gorizia e provincia (-9,9% arrivi, -14,2% presenze) a causa della forte riduzione del turismo legato al business, in particolare nell'area del monfalconese.

Montagna. La vera nota dolente è rappresentata dal turismo in alta quota. Segni ovunque negativi per la montagna: -11% di arrivi e -8,7% di presenze nel Tarvisiano, -7,9% di arrivi e -14,8% di presenze in Carnia, con una maggiore tenuta negli arrivi grazie al passaggio del Giro d'Italia, -3,2% di arrivi nelle Dolomiti Friulane, che però hanno registrato un +7,8% di presenze. L'andamento è fortemente negativo. Basteranno gli interventi promessi pochi mesi fa dalla governatrice Serracchiani?

DATI SUL TURISMO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Le provenienze. Calo deciso dei flussi dal resto della regione (-10,7% arrivi, -13,2% presenze) e dal vicino Veneto, ma in crescita (+6,8%) gli arrivi dal resto d'Italia, pur con una riduzione delle presenze (-3,3%). In tenuta gli arrivi degli stranieri (+5,4%), con un calo delle presenze (-2,6%); molto positivi i dati relativi all'Austria, con +6,1% di arrivi e +4% di presenze, ed in ripresa la Germania, con +1,1% di arrivi e -2,8% di presenze. Calo sensibile di arrivi e presenze da Russia e Ucraina - in linea con il resto dell'Adriatico - mentre tengono Ungheria, Slovacchia, Polonia.

Strutture. In termini di strutture, si registra una tenuta delle alberghiere, una crescita importante delle residenze turistiche (+21,28% arrivi) e degli alberghi diffusi (+22,45%), mentre sono calati molto le case e gli appartamenti privati (-12.19% arrivi e -16,8% presenze).

L'andamento della stagione ha registrato un +12,72% di arrivi e +14,95% di presenze a giugno, un mese di luglio in forte contrazione (-7,2% arrivi, -7,9% presenze), e un agosto in leggera ripresa (-1,2% arrivi, -4,2% presenze) rispetto al mese precedente. Buoni segnali giungono dagli operatori per settembre e ottobre, anche se i dati non sono stati ancora raccolti.

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