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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia San Daniele del Friuli

Agromafie, giro d’affari da 22 miliardi

Ermacora (Coldiretti Fvg): «Fenomeno meno diffuso in regione, ma servono regole ferree e alleanza con i consumatori»

Regole ferree, un sistema di controlli e sanzioni adeguato, la costante alleanza con i cittadini consumatori. Sono i punti chiave sottolineati dal presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, tra i relatori all’Università di Udine al convegno sulla legalità, presenti tra gli altri Tiziano Treu, già ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, e Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

«Oggi ci troviamo di fronte, nello stesso mondo agricolo e nella produzione agroindustriale, a diversi fenomeni di illegalità – ha spiegato Ermacora –: dalla manipolazione e utilizzo improprio del marchio made in Italy alla penetrazione della criminalità organizzata, al punto che si stima un business delle agromafie di 21,8 miliardi con un balzo del 30% nell’ultimo anno, fino all’importazione di materia prima di origine indefinita per la produzione di prodotti “spacciati” come italiani».

Pur essendo confortante il fatto che le province Fvg sono tra quelle a impatto più basso – la classifica da 100 a 106 vede nell’ordine Gorizia (100), Pordenone (101), Trieste (102), Udine (103), Aosta, Bolzano e Trento –, il fenomeno non va sottovalutato. «È necessario tenere conto dei fattori che caratterizzano il mercato ai giorni nostri – ha proseguito il presidente di Coldiretti regionale – e che si basano su un modello di competizione che si traduce in prezzi agli agricoltori bassi o addirittura inferiori al costo di produzione, nella messa a rischio del tessuto imprenditoriale agricolo, nella sottrazione di ricchezza e occupazione al Paese e di forza competitiva sui mercati internazionali, in un quadro dunque non trasparente che permette a chi froda di disporre di mezzi economici e tecnologici enormi, con il risultato di penalizzare pesantemente i consumatori e i produttori agricoli, in particolare le aziende di piccola e media dimensione».


Coldiretti nazionale, ha ricordato Ermacora, sta rispondendo a queste problematiche attraverso la Fondazione “Osservatorio Agromafie”, promosso ormai da tre anni, che si prefigge di promuovere ricerche, studi, approfondimenti, eventi formativi e soprattutto di diffondere e divulgare tra i cittadini e tra gli imprenditori agricoli una cultura che valorizzi la filiera agricola esclusivamente italiana e gli elementi distintivi della produzione agricola nazionale.

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