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Economia Codroipo

Crisi "Finazzi", inviata la richiesta di responsabilità in solido alla "Cimolai"

Per Pasquale Stasio della Fim-Cisl si tratta di «una vera e propria emergenza sociale»

Prosegue lo stato di crisi dei lavoratori della “Finazzi” di Codroipo, da più di tre mesi senza stipendio. Dopo la potresta dei primi di aprile nulla è cambiato, e ora i sindacati passano alle contromosse. «Proprio ieri mattina - raconta Pasquale Stasio della Fim-Cisl - è stata inviata alla Cimolai Spa, in quanto appaltatore, una richiesta di responsabilità in solido tramite pec. Sono infatti 35 i dipendenti della Finazzi che lavorano in appalto dal 2013 alla sede monfalconese della Cimolai».

Oltre al problema delle retribuzioni c’è anche quello degli alloggi, legati al contratto di appalto. La maggior parte dei 35 lavoratori sono stranieri o di fuori regione, e sono in gravi difficoltà con i posti dove vivono, dove  non riescono nemmeno a pagare le utenze. «Oltre al disagio delle condizioni di lavoro - sottolinea Stasio - c’è anche un disagio sociale profondo. Ora attendiamo la risposta della Cimolai, sperando che entro 10 giorni venga aperto un tavolo di discussione per risolvere la faccenda, una vera e propria emergenza sociale». 

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