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Economia Buttrio

“Costruttori di futuro”

La “teoria dell’Anticipazione” spiegata alle imprese di Costruzioni Sistema casa Fvg

Le differenze tra adulti e i “millennial” aumentano, la generazione over 65 non ne vuole sapere di essere considerata “anziana”, le trasformazioni sono tutte in accelerazione; ma la vera, grande sfida sociale sarà (anzi, è) come affrontare l’aspettativa di vita - inedita nella storia dell’umanità - che si prospetta nel 2050, quando una persona su 7 avrà più di 80 anni.

La legge di Dator: “ogni affermazione significativa sul futuro all’inizio sembra ridicola”

Sono alcuni degli interessanti spunti di riflessione lanciati da Roberto Poli, docente dell’Università di Trento e prima cattedra Unesco sui Sistemi Anticipanti, alla conferenza “Costruttori di futuro”, organizzata dal Cluster Arredo e Sistema Casa in collaborazione con -skopìa, start up dell’Università di Trento, con il patrocinio degli Stati generali delle costruzioni Fvg. Una serata di approfondimento per far scoprire agli imprenditori del Sistema Casa Fvg (full la sala convegni di Villa di Toppo-Florio) l’importanza della teoria dell'Anticipazione e dei suoi metodi di applicazione quale strumento in grado di orientare le loro scelte aziendali. “Situazioni che sembrano permanenti e dominano una fase storica, possono invece cambiare con incredibili rapidità. Il futuro è sempre sorpresa - ha detto il prof. Poli -. Lo dice la legge di Dator: ogni affermazione significativa sul futuro all’inizio sembra ridicola”.

 Prevedere il futuro partendo dai mega-trend

Insomma, è un’illusione che domani sarà come oggi, e allora tocca prepararsi, dando spazio ai cambiamenti e imparando un nuovo modo di guardare le cose, “traducendo gli esercizi di visione del mondo in decisioni”, ha spiegato il docente al convegno, moderato dal direttore del Cluster, Carlo Piemonte, e introdotto, dopo i saluti del presidente Franco di Fonzo, da Fabio Millevoi, direttore Ance Fvg, e Rubina Romanello, ricercatrice dell'Università di Udine. “Se prevedo maltempo prendo l’ombrello, e se non piove sarà comunque stato meglio averlo portato piuttosto che essermi bagnato sotto il diluvio”, ha sintetizzato con una metafora Poli. Da dove partire? “Dai mega-trend, ossia un complesso di cambiamenti attivo da molto tempo che promette di durare ancora a lungo. Esempi: popolazione che invecchia, cambiamenti climatici, e via dicendo. Questioni che oggi nessun sistema di welfare è pronto davvero a gestire. Esplorare insomma i diversi modi in cui le cose possono andare tra 20 anni: non abbiamo previsioni certe, ma un’idea sì, e allora proviamo a prepararci”. “Ogni 10-15 anni l’imprenditore deve rivedere il proprio modello di business - ha aggiunto Millevoi -, è un profeta sempre in cammino. Non usciamo da una crisi, ma da una guerra e questo ci ha fatto capire che nulla è per sempre, e chi è scansato alla guerra è il risultato di una selezione naturale che dovrà fare squadra, perché siamo tutti punti da unire affinché si formi un grande disegno”.

Case attuali non adatte alla nuova “vecchia” popolazione?

Le attuali abitazioni non saranno forse adatte alla “vecchia” popolazione che avremo nei prossimi decenni. Ecco, quindi, come il Sistema Casa, anche quello regionale, può prepararsi: “le città del XX secolo sono state costruite attorno all’automobile, ora bisogna pensare ad altro, considerando che nei paesi in crescita la superficie abitata delle città è aumentata due volte e mezza”. Sull’energia pulita meglio non farsi troppe illusioni: “non ce la farà a sostituire il petrolio, dovranno convivere”. C’è poi l’ipotesi di una classe media in via di sparizione: ci sarà poca mobilità sociale e le democrazie dovranno gestirla: difficilmente il figlio dell’operario vivrà un benessere maggiore dei genitori”. Anche il Sistema Casa e Costruzioni dovrà evitare le trappole del medio termine, andando oltre l’ordinaria gestione: “i modelli da 1 a 3 anni non servono, bisogna lavorare su 20 anni, cioè una finestra temporale sufficientemente lunga per vedere i segnali in arrivo”. E già il fare sistema, cosa sta accadendo per le imprese del Fvg del Cluster Arredo, è una formula anticipatoria che sta funzionando, come ha sottolineato Piemonte.

Il futuro delle Costruzioni in Fvg e le “strategie anticipatorie”

L’incontro a Buttrio è stato concepito per le imprese del Sistema Casa regionale e i manager del comparto Costruzioni “affinché possano guardare al futuro con un approccio anticipante - spiega il direttore del Cluster Arredo e Sistema Casa Carlo Piemonte -, leggendo gli attuali macro-trend e lavorando su strategie da elaborare nel presente; si reimposta, insomma, l’azienda oggi per essere pronti ai nuovi scenari in arrivo e ad orientare così l’evoluzione della propria azienda”. Dopo una lunga fase di incertezze e di evoluzione, il comparto delle Costruzioni in Friuli Venezia Giulia è pronto a nuove sfide e interroga il futuro per cercare risposte da attuare nel presente. Esistono metodologie scientifiche, ad esempio, per ottenere elaborazioni da tradurre, in prospettiva, in scelte strategiche “anticipatorie”? Quali tipologie di edifici saranno richieste?  A questo risponderà l’incontro del 13 luglio. “La casa, dopo il cibo, è uno dei bisogni primari dell'uomo, e l'edilizia, dalla notte dei tempi, è lo strumento per soddisfare questo bisogno - afferma il referente regionale del Sistema Casa Walter Lorenzon - La crisi che ha attraversato questo settore non ha certo messo in discussione l'esistenza di questo settore ma ci ha posto di fronte a due domande cruciali: quale sarà il modello di casa e di infrastruttura, in senso più ampio, di cui avrà bisogno l'uomo, interessato da una velocissima trasformazione sociale (aumento delle aspettative di vita, aumento dell'età di entrata nel mondo produttivo, polverizzazione dei nuclei famigliari, aumento della mobilità e perdita del concetto di casa come "nido" per tutta la vita)? E quale sarà il modello di business del mondo produttivo? Ecco che per avere buone risposte l'imprenditore e l'impresa deve iniziare a farsi buone domande”.

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