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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Consorzio di bonifica pianura friulana: 10 milioni di investimenti per il 2016

Il dato arriva dal bilancio preventivo: già 100mila euro risparmiati grazie alla fusione

Il Consorzio di bonifica Pianura friulana, nato quest’anno dalla fusione volontaria del Ledra-Tagliamento e Bassa friulana, approva il primo bilancio di previsione all’insegna dell’attenzione per i consorziati, del risparmio efficiente e di cospicui investimenti sul territorio.

Mercoledì 25 novembre, infatti, il Consiglio del Consorzio ha dato il via libera al Bilancio preventivo 2016 che pareggia a 17,647 milioni lasciando inalterati per il terzo anno consecutivo i canoni per i consorziati. Non aumenteranno, perciò, gli importi né per il servizio idraulico né per quello irriguo. Previsti interventi sul territorio – tra nuove opere, interventi migliorativi e di manutenzione – per 10 milioni. Quanto ai risparmi, la fusione fa già sentire i suoi effetti: le spese per gli Organi, che pesano per meno dell’1% delle spese correnti del bilancio, diminuiscono di quasi il 40% rispetto alle precedenti, mentre  il costo del personale complessivamente pari a 7,380 milioni (42%) diminuisce di circa 100mila euro, a seguito dell’attuazione di sinergie e di 6 esodi concordati di dipendenti che avevano già maturato i termini per la pensione. Aumentano, invece, di 300 mila euro rispetto all’anno precedente gli stanziamenti per la manutenzione delle strutture e degli impianti cosortili  che superano il 1,5 milioni di euro oltre ai 10 milioni di interventi già segnalati e il costo  per i consumi energetici che sale a 5 milioni di euro (27% della spesa corrente) per il funzionamento degli impianti idrovori ed irrigui

 “È un bilancio che dimostra chiaramente l’attenzione che si è voluta dare ai nostri consorziati – sottolinea il presidente Roberto De Nicolò -, lasciando inalterati i canoni e destinando quante più risorse possibili agli interventi sul territorio. L’avvio di questa nuova realtà consortile, che ha avuto ampio risalto a livello nazionale per le modalità con cui è nata,  per i  numeri e le  capacità dei Consorzi che si sono aggregati, ha già mostrato i suoi aspetti positivi sul fronte dell’efficientamento. Ora – ha aggiunto De Nicolò – proseguiremo il nostro impegno per nuovi traguardi attraverso un’organizzazione e un’attività efficenti che ci permetteranno di assumere nuovi compiti e funzioni sempre a tutela del territorio, dell’ambiente e per il potenziamento del servizio irriguo”.

La maggior parte delle entrate di parte corrente proviene dalle contribuzione dei consorziati (51%, pari a circa 8,7 milioni) e dalla vendita di energia elettrica “grazie agli impianti per la produzione di energia idroelettrica e da fotovoltaico attivati negli ultimi anni (12% e in termini assoluti 2,1 milioni con un +400mila euro sull’anno precedente) . Importanti ai fini economici sono anche le entrate per l’attività di progettazione e di realizzazione di lavori pubblici (2,8 milioni) e quella derivante dalle collaborazioni amministrative con altre istituzioni (606/mila).

“Ho voluto, infine, esprimere in sede di approvazione del bilancio”  conclude il presidente De Nicolò “un ringraziamento ai miei predecessori Dante Dentesano e Roberto Rigonat per la lungimiranza con cui hanno guidato i loro enti per gli importanti risultati che questi hanno raggiunto.

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