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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Alimentari e bevande: produzione in calo, ma export in crescita

Confindustria Udine riconferma Cristian Vida come capogruppo del settore. L'imprenditore è titolare del salumificio a Torreano di Cividale. "L'occupazione per adesso è stabile, anche se il comparto resterà debole anche nel 2013"

Cristian Vida, titolare del Salumificio Vida di Torreano di Cividale, è stato confermato all’unanimità come capogruppo delle Industrie Alimentari e Bevande di Confindustria Udine.
 
Nella sua relazione consuntiva, il capogruppo Vida ha sottolineato come a livello provinciale, le imprese dei comparti dell’alimentare e delle bevande, secondo l’indagine trimestrale condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, si trovano a dover affrontare, ancora una volta, una fase complessa, in cui il deterioramento della congiuntura, soprattutto nazionale, sommato alla crisi dei consumi e al clima di incertezza, anche politica, raffreddano occupazione e investimenti. La produzione, che aveva ripreso a crescere nel post 2009, ha cominciato, a partire soprattutto dalla seconda metà dello scorso anno, a contrarsi nuovamente, segnando un preoccupante -3% nel primo trimestre del 2013. Se la domanda interna appare in difficoltà crescente, quella estera si mantiene positiva.

Le esportazioni di prodotti alimentari hanno segnato nel 2012 un incremento del 10,4% rispetto al 2011, passando da 158 a 175 milioni di euro. In crescita del 5,2% anche l’export delle bevande, che passano da 40 a 42 milioni di euro. Mentre i livelli occupazionali hanno mostrato una sostanziale tenuta, le ore di Cassa Integrazione autorizzate, dopo il calo dello scorso anno (-49%), hanno registrato un aumento esponenziale nel primo quadrimestre del 2013 (da 952 a 11.201 ore). Secondo le previsioni degli operatori il livello dell’attività economica del comparto rimarrà debole anche nel 2013, a causa del permanere dell’elevato livello di fragilità della domanda e dei consumi nazionali. Migliori le previsioni per le imprese di maggiore dimensione e più aperte ai mercati esteri, per le quali le dinamiche di mercato sembrano orientate a condizioni più vivaci e soddisfacenti.
 

 

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