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Economia Paderno / Via Giovanni Paolo II

No a limiti sul Prosecco, uno dei pochi vini a reggere la crisi

La richiesta arriva da Confcooperative FVG. Se ci fossero dei vincoli verrebbero pregiudicati gli investimenti già programmati e sostenuti dalle aziende vinicole del Friuli Venezia Giulia

Limitare le rivendicazioni delle uve destinate alla produzione di Prosecco, pregiudicherebbe gli investimenti già programmati e sostenuti dalle aziende agricole del Friuli Venezia Giulia: è la linea sostenuta da Confcooperative Fvg-Fedagri Fvg in occasione del Tavolo di filiera vitivinicola.

I viticoltori che conferiscono le uve alle cantine cooperative sono 2.400, per circa 550.000 quintali di uve conferite ogni anno. Il Prosecco è stato oggetto di investimenti significativi, visti i risultati particolarmente positivi sul mercato per questo vino, in una situazione complessivamente difficile per il comparto.

Per Fedagri Fvg, non è quindi opportuno porre limiti rigidi alle rivendicazioni delle superfici vitate a Prosecco, perché non si dispone, a oggi, di darti certi sulle superfici impiantate, e nemmeno quale sia la situazione nel vicino Veneto. «Per decidere, chiediamo che si aspetti il 31 luglio, a campagna conclusa, per non pregiudicare gli investimenti in corso», commenta il presidente di Fedagri Fvg, Giorgio Giacomello.

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