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Economia

Salone del mobile di Milano, il Friuli continua a piacere ai compratori

Le impressioni degli imprenditori friulani del settore, dopo una di quelle che sono le maggiori fiere europee e mondiali dedicate all'argomento. Il bilancio sembra decisamente positivo

L’interesse verso il made in Friuli è ancora alto! E’ la frase più ricorrente nei commenti da parte degli imprenditori di Confindustria Udine presenti al Salone del Mobile di Milano, la più importante fiera del settore a livello internazionale. Gli stand friulani stanno infatti suscitando viva attenzione tra le migliaia di operatori provenienti da tutte le parti del mondo.
 
“L’affluenza è buona. Come Calligaris – racconta il presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Alessandro Calligaris – noi esponiamo in uno stand di mille metri quadrati, dove presentiamo un 70% di prodotti nuovi. Con piacere ho avuto modo di vedere che c’è venuta a visitare la nostra clientela affezionata sparsa in tutto il mondo: dagli Usa al Giappone, dalla Corea alla Scandinavia fino all’Australia. Evidentemente trovano in noi un’azienda propositiva che li sta seguendo e che soddisfa tutte le richieste del mercato in termini di prodotto, servizio e comunicazione”.
 
Matteo Tonon, vice-presidente di Confindustria Udine, fotografa una situazione tra luci ed ombre: “Si confermano la solita affluenza di una Fiera che è il punto di riferimento internazionale per tutti gli operatori del settore e il grande interesse per le nostre produzioni. Certamente, però, il contesto macro-economico è ancora complesso e non ha risolto le sue problematiche. Lo si vede dalla riduzione dei consumi privati e degli investimenti rivolti al settore dell’arredamento. Questa debolezza è maggiormente percepita come effetto nel mercato dell’Europa occidentale. Per tale ragione il Salone diventa quanto mai importante per la forte presenza di visitatori extra-europei che in questo momento hanno quel tipo di capacità di spesa che potrà premiare la grande volontà di rinnovo delle aziende anche del nostro comparto”.
 
Per Giovanni Gervasoni, capogruppo delle Industrie del Legno, Mobile e Sedia di Confindustria Udine, “la presenza di Eurocucine ha determinato più visitatori e maggiore iniezione di fiducia per tutti. Come Gervasoni abbiamo allestito tre stand, più altri due fuori Salone. In Fiera esponiamo, tra l’altro, come Gervasoni dei divani speciali e originali firmati da Paola Navone. Siamo poi presenti con uno stand ad hoc per la nuova azienda di letti, Letti Hand co, che abbiamo appena creato, sempre con direzione artistica di Paola Navone, e con un terzo stand della Very Wood, azienda gestita dal nostro co-socio Sergio Bertossi, che fa un prodotto di design dedicato al contract”.
 
Pure Antonino Potocco, dal suo stand di 300 metri quadrati dove espone i prodotti di due sue aziende – Potocco e Accademia – vede positivo: “Se il primo giorno l’attenzione è stata polarizzato dal ritorno di Eurocucina, da ieri invece l’afflusso di visitatori ai nostri stand si è fatto considerevole, specie da parte degli stranieri del Far East. A Milano stiamo presentando prodotti consolidati e prodotti nuovi, seguendo la nostra filosofia di creare sempre sedute di design e di qualità per una clientela di nicchia”.
 
Roberto Moroso è fiero di festeggiare i 60 anni dell’azienda anche al Salone di Milano, “città che ancora una volta si è dimostrata ‘capitale del mobile’. Pur con tutti i se, i ma e i come del periodo il comparto è vivo e la voglia di guardare avanti c’è”. Al di là delle tante novità presentate dalla sua impresa, Roberto Moroso accende i riflettori sulle tante, tantissime persone in visita allo stand: “Ci conforta il fatto che tutti vengano da noi e ci continuino a considerare come loro punto di riferimento perché sentiamo che vengono apprezzate la nostra energia creativa e le peculiarità del nostro prodotto”.
 
Paolo Fantoni è osservatore particolarmente attento a Milano a quanto avviene in Fiera in quanto la sua azienda è una delle principali fornitrici di pannelli per tutta l’industria mobiliera italiana: “Vedo come al solito un grandissimo dinamismo da parte delle nostre aziende. C’è la volontà di competere con prodotti innovativi e  con stand sempre più accattivanti. Non va però nascosto il fatto che il mercato nazionale sta soffrendo il calo dei consumi, stimabile attorno al 15%: ciò induce le imprese a puntare con sempre maggiore decisione sul fronte delle esportazioni, anche nei mercati più distanti e dalle esigenze più diverse”.
 
Infine, grande interesse e curiosità sin dalle prime ore per le cucine presentate dalla Snaidero. “Siamo felici. E’ da tre giorni – dichiara Sandra Snaidero - che il nostro stand è preso d’assalto dai visitatori tanto da non poterci muovere. Moltissimi operatori e nuovi mercati che si aprono: è un segnale estremamente positivo. Vuol dire che piacciono i nostri prodotti e che investendo in ricerca e innovazione il made in Italy ha ancora un futuro”. Snaidero presenta ad Eurocucine quattro cucine di cui due – Board e Lux - portano la firma di Pietro Arosio. Dai progetti dell’ingegner Paolo Pininfarina ecco, invece, presenti in fiera Idea 40, riedizione, dopo 40 anni dalla sua nascita, della prima cucina Snaidero senza maniglia, e Ola 20, di cui Snaidero va orgogliosa anche per la recentissima notizia del suo acquisto da parte degli attori Brad Pitt e Angelina Jolie.
 
 
 

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