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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia San Giovanni al Natisone

Catas festeggia i suoi 50 anni di anniversario della fondazione

Per festeggiare l'importante ricorrenza in programma un anno di eventi

Catas, il più importante istituto italiano ed europeo di prove nel settore del legno e dell’arredo, festeggia quest’anno i primi cinquant’anni di storia. Un anniversario particolarmente importante, caratterizzato da una crescita costante fin dal lontano 1969, quando si comprese la necessità di creare un laboratorio al servizio delle imprese, prima del territorio e poi – con il passare degli anni – del mondo. Ed è proprio questa storia, la volontà e la capacità di essere al fianco dei produttori, la partecipazione ai tavoli italiani e internazionali dove si scrivono le regole per arrivare a un “buon prodotto”, a un “buon materiale” che Catas vuole festeggiare con un anno di eventi e iniziative che sono state presentate oggi a Udine, nella sede udinese della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, principale azionista del laboratorio.

I festeggiamenti

A fare gli onori di casa il presidente camerale, Giovanni Da Pozzo, che ha voluto sottolineare “… la crescente rilevanza, negli anni, di una realtà come il Catas, oggi punto di riferimento affermato e consolidato a livello internazionale e vero fiore all’occhiello dell’eccellenza economica regionale”. Ed ha aggiunto: “Catas è inoltre un simbolo di resilienza e rinascita, perché ha saputo rafforzarsi anche in anni difficili e rialzarsi in tempo record dopo un evento terribile come l’incendio che, pochi anni fa, ne aveva devastato la sede. Un evento da cui il Catas non solo è riuscito a riprendersi, ma addirittura a trovare nuova forza e sviluppo. È quindi anche un simbolo importante, di ispirazione per tutta l’economia di un Friuli che resiste e che, dalle difficoltà, sa trovare nuove prospettive e opportunità”.

Il cammino

E’ poi intervenuto Bernardino Ceccarelli, dal 2014 presidente di Catas, che ha tratteggiato la storia ma soprattutto l’evoluzione del laboratorio, il lungo cammino compiuto da quel lontano 1969, quando nacque l’azienda speciale della Camera di commercio per la gestione di Catas, Centro di assistenza tecnica aziende del settore della sedia di legno. Una storia indubbiamente ricca e intensa, che ha portato la realtà friulana a essere protagonista del mondo delle prove, della certificazione, della formazione e della normazione a livello mondiale e ad avere una seconda sede, Catas Brianza, nel cuore del distretto del mobile più famoso nel mondo. Complessivamente circa 10mila metri quadrati di laboratorio nei quali lavorano oltre cinquanta tecnici altamente specializzati e un fatturato che sfiora i sette milioni di euro, realizzati grazie a 2mila clienti in 55 Paesi di quattro continenti che nel 2018 hanno chiesto a Catas di realizzare ben 48mila prove.

Le iniziative

L’intervento di Franco Bulian, vicedirettore di Catas, ha illustrato le tante iniziative in programma in questo 2019, a partire dal rinnovamento del sito catas.com, nel quale è stata creata una specifica sezione dedicata al cinquantesimo dove verranno raccolte immagini, testimonianze, documenti e contributi per tratteggiare tre decenni di attività e di impegno delle tante persone che hanno permesso a Catas di diventare ciò che è oggi.
Il compleanno è caratterizzato da un logo “ad hoc” e da un calendario di approfondimenti tecnici e seminari particolarmente denso. Catas ha anche scelto di celebrare questa importante tappa realizzando un “fascicolo speciale” in collaborazione con il prestigioso National Geographic, una pubblicazione che sarà un diverso biglietto da visita di Catas nel mondo. Il laboratorio ha inoltre incaricato Cerved di realizzare uno studio sulla “soddisfazione” dei propri clienti, così da poter oggettivamente misurare anche la propria efficacia (i risultati saranno resi noti nel mese di marzo). 

Gli interventi

Non mancano le iniziative dedicate al territorio, prima fra tutti la collaborazione di Catas al recupero e al mantenimento della “Collezione Ciceri” di mobili antichi, arredi ospitati dal Museo etnografico del Friuli, e la partecipazione con una propria squadra a Telethon, il prossimo dicembre, un momento di solidarietà e di incontro con la gente di Udine e dei comuni vicini. 
Il cinquantesimo sarà ovviamente celebrato anche nella sede di Catas Brianza con un “porte aperte” in due giornate, dedicato agli imprenditori e ai cittadini di Lissone, la cittadina che ospita le strutture di Catas. Un segnale forte in un territorio dove il Catas conta numerose partnership e nel quale sta crescendo l’impegno sul fronte della formazione, con ben quattro corsi (per un totale di 180 ore di insegnamento) nel Polo formativo di Lentate sul Seveso voluto e gestito da FederlegnoArredo.  

L’intervento di Andrea Giavon, direttore di Catas, ha innanzitutto annunciato l’inaugurazione del nuovo laboratorio mobili, che si terrà nell’ottobre 2019. Una struttura ipertecnologica, un “laboratorio 4.0” di oltre 4.300 metri quadrati – sorto al posto della struttura distrutta da un incendio nel dicembre 2016 – che ospiterà anche nuovi spazi per la sempre più intensa attività di formazione della “Catas Academy”.
Un edificio che permetterà di dare nuove ali a quella che è da sempre la più forte vocazione del centro, ovvero testare componenti, materiali, prodotti finiti del mondo dell’arredo, a garanzia della salute e del comfort di quanti li useranno, oltre al supporto alle aziende produttrici che potranno così conoscere ed eventualmente migliorare la qualità dei risultati del proprio lavoro.

A dare prestigio e rilievo a questa tappa del lungo cammino di Catas hanno contribuito l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini, il sindaco di Udine Pietro Fontanini, l’assessore alla cultura della Città di Udine Fabrizio Cigolot, il sindaco di San Giovanni al Natisone Valter Braida. Presenze importanti, interventi grazie ai quali è stato possibile comprendere concretamente quale sia il peso di questa realtà nel territorio, ma soprattutto quante e quali altre iniziative di qualità si potranno ancora avviare nei prossimi cinque decenni.

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