Artigianato, a Udine giù gli affari per il 48 per cento delle imprese
I dati presentati in un'indagine di Confartigianato nel primo semestre del 2014: contattate oltre 600 aziende. Svelati anche i fattori che rallentano la ripresa
Calano gli affari per le imprese artigiane della provincia di Udine. A svelarlo un'indagine di Confartigianato che sottolinea come il 48,3 per cento delle imprese abbia subìto una diminuzione del giro di affari nel primo semestre del 2014 rispetto al secondo semestre del 2013, mentre solo il 12,9 per cento è in crescita. Rimane costante, invece, il 38,8 per cento.
L'indagine della confederazione degli artigiani udinesi è stata effettuata su oltre 600 imprese. Consola la leggera ripresa del numero di aziende del settore manifatturiero sui mercati esteri, con il 27,7 per cento: tornano a crescere le esportazioni indirette, in calo invece quelle dirette (capacità propria degli artigiani di portare i propri servizi all'estero).
Inoltre, l'andamento del saldo d’opinione sul fatturato a consuntivo delle imprese artigiane in provincia di Udine, nel 1° semestre degli anni indicati è per l’ottavo anno consecutivo negativo.
Più della metà (il 52 per cento), le imprese con un fatturato stabile, sempre in riferimento al primo semestre 2014.
A 'tenere' sono la manifattura, le autoriparazioni e trasporti-logistica, tutti settori che hanno sofferto negli anni precedenti.
Quali sono i freni che rallentano la crescita?
I principali fattori che gravano sulla competitività dell’impresa artigiana a luglio 2014: al primo posto rimane l’allungamento dei tempi di incasso delle fatture (71,8%), seguito da carenze della domanda interna (65,8%) dalla mancanza di capitale per investimenti(63,7%), dalla concorrenza sleale (47,8%) e costi energia (47%).
